Mosca ha dichiarato guerra a Facebook e Instagram, accusati di istigare violenza e odio contro la Russia. Così ha messo al bando le due piattaforme inserendole nella black list delle "organizzazioni estremiste". La decisione è arrivata dopo l'annuncio di Meta, la società che gestisce l'impero social di Mark Zuckerberg, che ha allentato alcune forme di censura sui post anti-russi: anche quelli che prendono pesantemente di mira le truppe russe e direttamente Vladimir Putin, compresi i messaggi che invocano l'uccisione dello zar o del presidente della Bielorussia Alexandr Lukashenko.
La disperazione delle influencer russe
Il blocco di Instagram e Facebook lascia senza lavoro tantissime persone, in particolare le influencer. "Se pensate che Instagram sia solo una fonte di guadagno vi sbagliate. Instagram è tutta la mia vita, la mia anima. Mi addormento e mi sveglio (con questo social network ndr) ogni giorno da 5 anni!", ha detto in lacrime una ragazza russa. Qualcun altro, come la star della tv Tina Kandelaki, ha cercato delle alternative e ha così invitato i suoi follower a seguirla su altre piattaforme come VK (il Facebook russo), Telegram e Yappy.