© ANSABilancio della prima missione umanitaria della Regione Piemonte e della Città della Salute di Torino, Ospedale Infantile Regina Margherita, con il sostegno delle Fondazioni Lavazza, Reale Mutua e di Tuttosport: tratti in salvo 13 bambini malati di cancro, 17 fra mamme, fratellini e sorelline non ammalati, 2 padri disabili. Bilancio della seconda missione: tratti in salvo 9 piccoli pazienti, 16 fra mamme, nonne, fratellini e sorelline non ammalati, 2 uomini malati di tumore. Sino ad oggi, otto sono le mamme che hanno trovato alloggio grazie a Casa Ugi, Sermig e CasaOz. Grazie a Marco Bonetto e a Stefano Lanzo, quotidianamente Tuttosport vi dà conto di questa splendida iniziativa di solidarietà umana che ci onoriamo di appoggiare sia con la sottoscrizione aperta fra i nostri lettori e le nostre lettrici sia con i servizi: raccontano la generosità di uno sforzo che onora chi lo profonde.
Per due volte, Bonetto è volato a Iasi, al confine romeno-moldavo, testimone dell’arrivo dei profughi da Odessa, da Kiev, da Kharkiv. Le loro testimonianze di scampati agli orrori della bestiale aggressione putiniana colpiscono al cuore e rafforzano il nostro impegno solidale. Confortato anche dalle parole che Volodymyr Zelensky ha pronunciato ieri, collegato da Kiev, con il Parlamento italiano. Parole che sono giunte nitidamente a Torino, alla Città della Salute, nelle corsie della pediatrica oncologica, negli alloggi delle mamme: «In Italia è nato il primo bimbo ucraino da una madre scappata dalla guerra provocata da una sola persona. Decine di bimbi sono nei vostri ospedali e vi siamo grati. Dal primo giorno avete condiviso il nostro dolore, aiutato gli ucraini con il vostro calore e con la vostra forza».
In questi giorni abbiamo conosciuto la grandezza della generosità e della professionalità di coloro che, nei rispettivi ambiti, si sono mobilitati nell’operazione di soccorso. I medici, il personale del Regina Margherita, le mediatrici culturali, i volontari delle organizzazioni non governative. Abbiamo parlato con le mamme dei bimbi che ci hanno commosso con i loro racconti e con quei grazie ripetuti una, dieci, cento volte. Abbiamo ricevuto e abbiamo pubblicato i disegni dei bambini che con i loro colori e con le loro semplici parole hanno voluto ringraziare anche il nostro giornale per l’aiuto ricevuto. Sono bambini che soffrono e che lottano contro il tumore. Alcuni di loro, a Iasi sono saliti sull’aereo avendo ancora tracce di chemioterapia nelle vene, tanto precipitosa doveva essere stata la fuga dai bombardamenti. Nessun inferno sarà mai abbastanza profondo per chi li ha scatenati. Nessuno sforzo sarà mai abbastanza sufficiente per aiutare chi soffre.
