Ucraina, Liz Truss rivela: "Russia usa troll per disinformare sui social"

La ministra degli Esteri britannica: "Non possiamo permettere al Cremlino di invadere i nostri spazi online con le loro bugie sulla guerra illegale di Putin"
Ucraina, Liz Truss rivela: "Russia usa troll per disinformare sui social"© EPA

LONDRA (Inghilterra) - "La Russia sta usando 'troll factory' per diffondere disinformazione sulla guerra in Ucraina sui social media". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, secondo i media locali. "Non possiamo permettere al Cremlino e alle sue troll factory di invadere i nostri spazi online con le loro bugie sulla guerra illegale di Putin", ha affermato in una nota. Il governo britannico ha allertato i partner internazionali e continuerà a lavorare a stretto contatto con alleati e piattaforme mediatiche per minare le operazioni di intelligence russe, afferma. I 'cybersoldati' russi hanno lanciato una nuova offensiva contro i leader stranieri, prendendo di mira le piattaforme dei social media con una campagna di disinformazione su larga scala che cerca di legittimare l'invasione dell'Ucraina, emerge da una ricerca finanziata dal Regno Unito. Agenti a San Pietroburgo utilizzano l'app di messaggistica Telegram per reclutare e coordinare i sostenitori, che poi inondano gli account sui social media dei critici del Cremlino con commenti a sostegno del presidente russo Vladimir Putin e della guerra, ha riferito il ministero degli Esteri britannico. La cosiddetta 'fabbrica di troll' ha sviluppato nuove tecniche per evitare il rilevamento da parte delle piattaforme dei social media, la pubblicazione di commenti e l'amplificazione dei contenuti pro-Cremlino creati da utenti legittimi piuttosto che creare propri contenuti, ha affermato il Foreign Office.

Tracce di attività rilevate su quasi tutti i social network

Tracce dell'attività sono state trovate su otto piattaforme di social media, tra cui Telegram, Twitter, Facebook e TikTok. L'operazione ha preso di mira politici e un pubblico più ampio in diversi paesi, tra cui Regno Unito, Sud Africa e India, ha affermato il Foreign Office. Si ritiene che abbia legami con Yevgeniy Prigozhin, che è stato sanzionato sia dagli Stati Uniti che dal Regno Unito per aver finanziato le operazioni di influenza online del Cremlino.

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