© EPAAlcuni scienziati del Dipartimento di Neurobiologia dell'Università di Chicago, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Chimica, dell'Università di Washington e dell'Università dell'Illinois di Chicago, hanno scoperto il mistero della morte programmata delle femmine di polipo. Dopo aver completato il proprio ciclo riproduttivo e aver deposto le uova, smettono infatti di nutrirsi e iniziano a perdere tentacoli e pelle, anche attraverso azioni di autolesionismo. Pure i maschi, alcuni mesi dopo la riproduzione, finiscono per morire, ma la madre muore sempre prima della schiusa.
Il mistero della morte dei polipi
Secondo l'ultima ricerca la spiegazione sta nei cambiamenti metabolici che si verificano nella ghiandola ottica, un organo piuttosto simile all'ipofisi umana, dopo l'arrivo della prole. Nel polpo la ghiandola ottica – che è situata in mezzo agli occhi - è coinvolta nella maturazione sessuale e nei processi di invecchiamento. L'autore principale dello studio e professore di psicologia e biologia all'Università di Washington, Z. Yan Wang, ha precisato che "il colesterolo è importante dal punto di vista dietetico e all'interno di diversi sistemi di segnalazione nel corpo".
L'importanza del colesterolo
Gli scienziati americani hanno così scoperto che nella ghiandola ottica si innesca un significativo cambiamento nei processi metabolici legati al colesterolo, che determinano un aumento negli ormoni steroide prodotti. In seguito all'accoppiamento e durante la fase autodistruttiva la femmina di polpo produce concentrazioni maggiori di pregnenolone, progesterone, colestanoidi materni e 7-deidrocolesterolo. Livelli elevati di quest'ultimo sono tossici e sono responsabili di una condizione clinica chiamata sindrome di Smith-Lemli-Opitz che può portare all'autolesionismo.