Gli stipendi italiani perdono 2 posizioni nelle classifiche internazionali posizionandosi al 25esimo posto su 36 del gruppo Ocse e all'11esimo su 17 dell'Eurozona. È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio JobPricing. Secondo lo studio, sono stagnanti le retribuzioni annue mentre l'inflazione cresce, con la conseguenza che gli italiani perdono potere di acquisto. In Italia, infatti, il grosso delle retribuzioni si attesta sotto la soglia dei 35 mila euro.
La differenza tra Nord e Sud
Grossa differenza, poi, tra Nord e Sud Italia. Nelle regioni settentrionali si guadagna il 3,3% in più rispetto alla Ral media nazionale, al centro lo 0,2% in più e al Sud e nelle isole il 9,7% in meno. Sul podio della classifica la Lombardia (Ral 31.553 euro), seguita da Trentino-Alto Adige (31.001 euro) e Liguria (30,223 euro). Agli ultimi posti Puglia (26,075 euro) Calabria (25,438 euro) Basilicata (24,956 euro) .