Salta l'Europride in Serbia: "Neanche Biden o Putin possono imporcelo"

Il presidente Aleksandar Vucic ha confermato la decisione di annullare l'evento previsto per il prossimo 17 settembre
Salta l'Europride in Serbia: "Neanche Biden o Putin possono imporcelo"© EPA

L'Europride previsto a Belgrado il prossimo 17 settembre non si farà: a farlo sapere il presidente serbo Aleksandar Vucic. Parlando con i giornalisti, Vucic ha detto di assumersi tutta la responsabilità per tale decisione, già annunciata nei giorni scorsi e motivata con il difficile momento che attraversa il Paese, con le nuove tensioni in Kosovo e l'emergenza legata alla crisi energetica. Gli organizzatori della manifestazione a sostegno dei diritti gay avevano subito replicato affermando di voler tenere ugualmente il corteo nella capitale.

La scelta della Serbia

"Abbiamo deciso che l'Europride non si farà. Potrà chiamare Biden, potranno chiamare Putin o Erdogan o chi volete: la decisone non cambierà", ha detto il presidente serbo. Crescono pertanto i timori per un progressivo aumento della tensione e di possibili incidenti. Sono tanti i gruppi e le formazioni ultranazionaliste omofobe presenti in Serbia, protagoniste in passato di violenze e scontri in occasione dei Gay Pride. Critiche al divieto dell'Europride a Belgrado sono giunte dalla Ue e da varie organizzazione attive nella difesa dei diritti umani, mentre soddisfazione è stata espressa dalla Chiesa ortodossa serba, da sempre ostile alla promozione di diritti nei confronti della popolazione omosessuale.

Il corteo contro l'Europride

Domenica sera migliaia di persone hanno partecipato a Belgrado a una grande manifestazione contro l'Europride e a favore dei valori e della famiglia tradizionale, con un lungo corteo che ha attraversato il centro della città accompagnato da canti religiosi e nazionalpatriottici, unitamente a drappi religiosi, icone e anche ritratti di Vladimir Putin, molto amato e popolare in Serbia.

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