© LAPRESSEScandalo nella lega statunitense di calcio donne (NWSL, National Women Soccer League), dove "gli abusi e le condotte inappropriate – verbali, psicologiche e sessuali - erano diventate sistemiche e diffuse fra molte società e allenatori", così come affermato da Sally Q. Yates, procuratrice che si è occupara di approfondire il caso e fare luce sulle denunce di abusi e comportamenti nel mondo del soccer femminile. Il suo rapporto lungo 172 pagine, che è stato diffuso nella giornata di lunedì 3 ottobre, rappresenta un vero e proprio atto d'accusa nei confrotni di un movimento che è molto popolare negli Usa.
L'accusa contro la NWSL
Dopo che un articolo di The Athletic, che aveva sottolineato l'esistenza di accuse per abusi sessuali contro Paul Riley, capo allenatore della North Carolina Courage, la NWSL era stata accusata. Nell'articolo una dozzina di atlete avevano fatto le loro rivelazioni e racconti. L’allenatore ha rigettato le accuse che gli sono state rivolte. Nel rapporto della Yates si legge che la lega e i team non hanno messo in atto "misure basilari" a tutela della sicurezza delle ragazze. In aggiunta la NWSL non ha saputo "rispondere in modo appropriato alle lamentele dei giocatori e alle prove di abusi". Cindy Parlow Cone, presidente dello U.S. Soccer ha affermato che il risultato dell'inchiesta "spezza il cuore e crea profondo turbamento. Gli abusi descritti non hanno scuse".
Le ritorsioni contro le giocatrici
Si è fatto riferimento al caso di un coach che aveva invitato un’atleta a rivedere a casa sua la partita di calcio del fine settimana e le aveva invece mostrato un film hard. Ed ancora un altro allenatore ha obbligato diverse giocatrice ad avere relazioni sessuali. Il rapporto Yates ha rivelato che gli abusi e le violenze psicologiche e verbali contro le giocatrici erano ben note alla U.S. Soccer e alla NWSL molto tempo prima dell'articolo di The Athletic. Manager, proprietari, allenatori pare sapessero ma nessuno ha agito per porre fine a questi atti e denunciare questa situazione. Chi aveva denunciato aveva subito delle ritorsioni, boicottaggi e umiliazioni durante gli allenamenti. In un clima di totale omertà, denuncia il report, «si sono moltiplicati gli atteggiamenti predatori dei coach» che hanno potuto muoversi indisturbati da squadra a squadra. Oltre Paul Riley, gli altri allenatori coinvolti sono Rory Dames e Christy Holly che lo scorso anno era stato repentinamente licenziato dai Racing Louisville senza spiegazioni.