“Ti ho mentito, papà”: Schillaci, la dolorosa lettera aperta del figlio

Il lungo post del figlio Mattia e la foto di un bacio ormai eterno: “Il tuo cuore era d’acciaio, così mi ha detto quella dottoressa”

"Ti avevo promesso che sarei stato con te fino alla fine, ma ti ho mentito, perché tra me e te, tra il nostro legame, nel nostro amore, non ci sarà mai fine. Grazie per quello che sei stato, grazie per quello che ci hai dato. Grazie di tutto, papà. Prima o poi ci rivedremo. Ti amo". Per il congedo finale al padre, Totò Schillaci, morto prematuramente mercoledì, il figlio Mattia, nato nel 1990, anno dell'exploit del bomber ai Mondiali, sceglie una lunga lettera su Instagram, condivisa anche sul profilo ufficiale di Schillaci. Mattia Schillaci, che vive a Oporto, in Portogallo, dove fa l'odontoiatra, ha vissuto le ultime settimane al fianco del padre e, al termine di tre giorni di grande dolore, ma anche di grande amore da parte della gente, ha tirato fuori i sentimenti che gli si agitano in cuore, rivolgendosi direttamente al genitore.

"Un macigno nel cuore, una pugnalata nel petto"

"Mi sono preso un po' di tempo prima di scriverti - si legge nel post - il vuoto che hai lasciato è enorme. Tutti ti hanno conosciuto come l'eroe delle notti magiche, ma purtroppo per loro nessuno ti ha conosciuto come padre. Sei stato, e sarai per sempre, il mio migliore amico. Sei stato l'esempio più bello, il supereroe che tutti i bambini sognano quando chiudono gli occhi. Te ne sei andato via così, all'improvviso, come facevi tu: sempre a stupire, senza preavviso. Un macigno nel cuore, nell'anima, una pugnalata nel petto, una ferita enorme, e le cicatrici rimarranno per sempre". "Hai combattuto come un leone - conclude Mattia Schillaci - il tuo cuore era d'acciaio, eri legato alla vita. Così mi ha detto quella dottoressa con gli occhi azzurri, in quel reparto, negli ultimi giorni. Sei nato combattendo e sei andato via allo stesso modo. Noi saremo sempre insieme, ovunque tu sia".

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