Dai pali alla scrivania, fino al ruolo di presidente: le tante vite di Cipollini

L'ex portiere di Brescia, Como, Atalanta ed Inter ed ex numero 1 del Bologna nasce a Codogno il 27 agosto 1945, mentre il ministro Federico Ricci sottopone a sequestro cinque aziende milanesi poiché "hanno prevalenti interessi persone di nazionalità della Germania"
Dai pali alla scrivania, fino al ruolo di presidente: le tante vite di Cipollini© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

In campo ha ricoperto il ruolo di portiere, tra i professionisti, per 19 stagioni consecutive. Dietro la scrivania si è scoperto segretario prima, amministratore delegato poi e infine presidente. Concludendo la propria eclettica parabola nel mondo del calcio con la nomina, arrivata nel 2014, a direttore generale della Lega Pro. Nato il 27 agosto 1945 a Codogno e scomparso poco più di un anno fa, Renato Cipollini ha legato a doppio filo al pallone la propria esistenza. Cresciuto nel vivaio della Fiorentina, l'estremo difensore ha debuttato in Serie C con l'Empoli e in Serie A con la Spal, per poi vestire anche le maglie di Brescia, Como, Atalanta ed Inter: con i nerazzurri, da secondo di Ivano Bordon, ha messo in bacheca uno scudetto e due Coppe Italia. Segretario generale dell'Inter dopo aver appeso i guanti al chiodo, Cipollini diventa quindi direttore generale della Spal, a.d. del Modena e presidente del Bologna, toccando in seguito le piazze anche di Lecce e Spezia.

Cinque aziende milanesi sotto sequestro: i decreti del ministro Ricci

Sono cinque, identici decreti. Sottoscritti dal Ministro per il Tesoro Federico Ricci il 27 agosto 1945 e pubblicati in Gazzetta Ufficiale il mese successivo. Cinque decreti, un unico scopo: mettere sotto sequestro altrettante aziende con sede a Milano. “Agli elementi emersi dall’istruttoria è risultato che la suddetta società si trova nelle condizioni previste dal Regio Decreto 4 febbraio 1942 – si legge in ciascuno dei provvedimenti – in quanto nell’azienda hanno prevalenti interessi persone di nazionalità della Germania, ed è quindi opportuno sottoporre l’azienda stessa a sequestro”: nello specifico, si tratta delle società anonime “Immobiliare Locati” e “Lasa” (industria di marmi), della S.A.I. Martino Keller (prodotti chimici) e delle società in accomandita “Società Italiana Burco” (ferramenta) e “Succ. Fischer & Rechsteiner” (trasporti internazionali). In ciascun decreto è, inoltre, indicato il nome del sequestratario.

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