Houwaart, l'unico capocannoniere nella fugace storia dei San Francisco Gales

Protagonista inatteso della prima e sola edizione del campionato statunitense dell'United Soccer Association, nasce a L'Aia il 31 agosto 1945. Quel giorno il governo fissa in 65.000 unità il corpo dei Carabinieri, riconoscendo a esso un ruolo chiave nel mantenimento dell'ordine e della sicurezza
Houwaart, l'unico capocannoniere nella fugace storia dei San Francisco Gales

Hendrik Houwaart è stato il primo ed unico capocannoniere nella fugace storia dei San Francisco Gales. E questo nonostante l'olandese – nato a L'Aia il 31 agosto 1945 – abbia costruito tutta la propria carriera intorno al ruolo di centrocampista. L'anno più incredibile lo vive, appunto, nel 1967. Quando insieme ai compagni di squadra dell'Ado Den Haag disputa l'unica edizione del campionato statunitense dell'United Soccer Association, lega nordamericana che poteva fregiarsi del titolo di campionato di Prima Divisione su riconoscimento della Fifa. Il torneo andò in scena con squadre europee e sudamericane in rappresentanza di quelle americane, che non avevano avuto tempo di organizzarsi dopo la nascita della nuova manifestazione, e Houwaart spiccò con 9 reti realizzate pur senza riuscire a trascinare la squadra ai playoff. Intrapreso poi il cammino da allenatore, “Henk” ha vinto un titolo in Belgio con il Club Bruges ed uno a Cipro con l'Omonia Nicosia.

Un componente su tre dell'esercito italiano è un Carabiniere

La ricostruzione nel periodo post bellico coinvolge anche l’Arma dei Carabinieri, che è la protagonista del decreto luogotenenziale sottoscritto il 31 agosto 1945 con l’obiettivo di adeguare alle nuove esigenze l’ordinamento e l’organico della stessa. Il provvedimento fissa “in 65.000 unità la forza organica dell’Arma, compresi gli ufficiali”: un dato significativo, se si considera che il trattato di pace aveva stabilito per l’esercito italiano una forza complessiva di 185.000 uomini. Uno su tre, dunque, appartiene al corpo dei Carabinieri: ciò porta con sé una trasformazione nella gestione dell’ordine pubblico, che da quel momento vede le unità dell’esercito impiegate solo come forza di riserva. Il decreto dispone, inoltre, la creazione dei battaglioni mobili dell’Arma, a conferma delle sempre crescenti necessità di autonomia e rapidità di spostamento per garantire un intervento celere nei luoghi in cui si manifestino disordini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...