Tutto esaurito per il ritorno in campo della Nazionale

Il 2 novembre 1945 viene diramata la notizia che i biglietti per l'amichevole di nove giorni dopo contro la Svizzera sono andati a ruba. Quello stesso giorno il Governo italiano annuncia che sono pronti i sussidi a favore dei reduci di guerra
10 marzo Entro questa data dovrà chiudersi il fascicolo del procuratore  capo della Figc, Giuseppe Chiné, per l'inchiesta sulla cosiddetta  "manovra stipendi" e compensi agli agenti. La Procura Figc deciderà poi se deferire o meno gli indagati© Bartoletti

C’era un legittimo desiderio di spensieratezza nel periodo post bellico. Non stupì infatti la notizia, diramata il 2 novembre 1945, che annunciava il tutto esaurito per i biglietti dell’incontro in programma nove giorni più tardi tra le nazionali di calcio di Italia e Svizzera a Zurigo. A causa della guerra, infatti, erano trascorsi tre anni e mezzo dall’ultima gara degli Azzurri: in questa partita, in realtà, gli elvetici avrebbero dovuto affrontare la Spagna, che però diede forfait, e così fu invitata la nostra Federazione. In poche ore venne informato il ct Vittorio Pozzo, che provò a opporsi visto il poco tempo a disposizione per costruire una formazione competitiva. L’Italia scese comunque in campo con cinque esordienti (Sentimenti IV, Ballarin, Maroso, Parola e Castigliano), Grezar alla seconda presenza, Loik e Mazzola alla terza. Completarono l’undici i tre senatori reduci dal Mondiale 1938 Ferraris, Biavati e Piola.

Il Governo annuncia le condizioni per accedere ai sussidi da parte dei reduci

Il 2 novembre 1945 il Governo italiano annuncia che sono pronti i sussidi a favore dei reduci di guerra: i soggetti interessati sono i partigiani combattenti, i militari congedati dopo il 1° gennaio 1945 e i militari reduci dalla prigionia di guerra. “Per la concessione del sussidio devono concorrere le seguenti condizioni: che il reduce sia disoccupato involontariamente per mancanza di lavoro (sussiste tale condizione quando la disoccupazione sia protratta per la durata di otto giorni consecutivi); che il reduce versi in stato di accertato bisogno”. Queste le entità previste per i sussidi: 20 lire giornaliere per reduci ed ex internati e 14 lire giornaliere in più per ogni figlio di età inferiore a 15 anni purché convivente; 17 lire giornaliere per la moglie e per ogni figlio dai 15 ai 18 anni convivente a carico del disoccupato, nonché per ogni figlio di età maggiore ai 18 anni e per i genitori, purché totalmente inabili al lavoro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...