La rinascita del Giro del Veneto

Dopo tre anni, il 4 novembre 1945 si disputa la 19ª edizione della corsa vinta dal corridore indipendente Luigi Casola. In quel giorno il primo Congresso post bellico dei farmacisti apre la strada alla nascita alla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI)
La rinascita del Giro del Veneto© LAPRESSE

Disputato per l'ultima volta tre anni prima, il Giro del Veneto nella giornata del 4 novembre 1945 torna protagonista sulle strade italiane. Ad imporsi nella 19ª edizione della manifestazione, con partenza ed arrivo a Padova, è il corridore indipendente Luigi Casola, che sotto lo striscione del traguardo precede i connazionali Orfeo Falsiroli e Giuseppe Magni. Il movimentato percorso di gara, lungo 202 chilometri, viene completato dal drappello dei migliori nel tempo di 6 ore, 1' e 20”. Per Casola, che l'anno successivo verrà ingaggiato dalla Bianchi, si tratta del primo successo di rilievo in carriera, cui faranno seguito soprattutto quattro tappe del Giro d'Italia. Il Giro del Veneto, disputato per la prima volta nel 1909, resterà invece appuntamento fisso del calendario fino al 2012: ultimo vincitore Oscar Gatto, recordman di successi Costante Girardengo con quattro affermazioni.

La voce dei farmacisti per la ricostituzione degli ordini delle professioni sanitarie

La rinascita del Paese nell’immediato dopoguerra è “passata” anche attraverso la riorganizzazione delle professioni sanitarie. In quest’ottica, il 4 novembre 1945, si tenne a Roma il primo Congresso nazionale dei farmacisti post bellico, nell’ambito del quale l’assemblea decise di ricostituire la Federazione Nazionale degli Ordini affinché si facesse portatrice delle istanze degli allora 16.000 farmacisti italiani. La risposta governativa non si fece attendere e l’anno successivo un decreto legislativo riconobbe “la realtà logica e storica” di queste Federazioni ricostituendo gli Ordini delle professioni sanitarie quali enti delegati alla sorveglianza delle professioni stesse. Fu quindi in quella riunione del 1945, e successivamente grazie a questo decreto, che nacque la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (F.O.F.I.), ancora oggi un ente pubblico chiamato a coordinare l’attività degli Ordini e a rappresentare la professione del farmacista.

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