Tuttosport racconta il successo della Rappresentativa Alta Italia

Sulla prima pagina del 12 novembre 1945 trova spazio la cronaca della vittoria azzurra contro la Svizzera B. Quel giorno nasce Neil Young, destinato a occupare un posto nell'olimpo mondiale della musica
Tuttosport racconta il successo della Rappresentativa Alta Italia

All'indomani della prima amichevole dell'Italia nel dopoguerra, un pirotecnico 4-4 a Zurigo contro la Svizzera, su Tuttosport del 12 novembre 1945 trova ampio risalto anche la sfida tra le seconde selezioni andata in scena a Locarno. Una partita tra Rappresentativa Alta Italia e Svizzera B che sorride agli azzurri per 4-1, grazie alla doppietta di Ossola, alla rete di Trevisan e all'autogol di Seirler. «Esordio felice della Rappresentativa Alta Italia che ha vinto nettamente e ciò che più conta convincendo avversari e pubblico. Un elogio sincero deve esserle tributato perché, se gli avversari non sono risultati alla stregua dei fatti di tale levatura da opporsi con successo ai nostri, il terreno di gioco duro e tutto dislivelli ed i palloni irregolari (quattro hanno reso la loro bell'anima durante la partita) hanno rappresentato degli ostacoli difficili da superare», le prime righe dell'articolo a firma Piero Molino.

Neil Young: sulla strada del rock, ma padrino di punk e grunge

Dalle prime esperienze musicali nei dintorni di Winnipeg, dove si era trasferito con la mamma dopo la separazione dei genitori, a successi immortali del calibro di “My my, hey hey” e “Rockin' in the free world”. L'ascesa di Neil Young, nato a Toronto il 12 novembre 1945, ha attraversato sei decenni senza che l'artista canadese perdesse mai la propria modernità e il proprio ruolo di faro per l'intera scena rock. Marchiata a fuoco da ballate dolenti e cavalcate elettriche che gli hanno riservato per sempre un posto nell'olimpo della musica mondiale. Partendo dai passi inaugurali con The Squires e Mynah Birds, che l'hanno condotto ai primi consensi grazie alla scintilla dei Buffalo Springfield, per arrivare all'omonimo esordio da solista con l'album inciso nel 1968 con la Reprise Records. Soltanto la prima tappa di una carriera che, tra strofe e tormenti, l'ha portato a indirizzare la strada del rock e a fare da “padrino” al punk e al grunge.

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