Oltre 100mila persone sugli spalti di Stamford Bridge

Lo stadio inglese fa registrare il record di presenze della sua storia in occasione dell'amichevole del 13 novembre 1945 contro la Dinamo Mosca. Nello stesso giorno Charles De Gaulle viene confermato dall'Assemblea Costituente capo del Governo e capo provvisorio dello Stato francese
Oltre 100mila persone sugli spalti di Stamford Bridge© Getty Images

Il record di affluenza all'interno di un tempio del calcio come Stamford Bridge risale, secondo i dati ufficiali, alla sfida tra i padroni di casa del Chelsea e l'Arsenal del 12 ottobre 1935: il derby londinese vide allora accorrere sugli spalti 82.905 spettatori, primato di sempre per una partita della Football League. Sconfinando oltre il recinto delle gare ufficiali, però, il record assoluto viene fatto risalire all'amichevole tra i Blues e la Dinamo Mosca del 13 novembre 1945: le cronache dell'epoca, infatti, riportano di un'affluenza superiore alle 100.000 unità, come accaduto nella storia del club londinese altre tre volte, ma sempre in trasferta e, nello specifico, a Wembley. La statistica fatta registrare in occasione del test contro la formazione sovietica, inoltre, è destinata a restare imbattuta, perché i lavori di modernizzazione che hanno interessato l'impianto nei decenni successivi hanno ridotto la capienza agli attuali 41.837 posti.

De Gaulle è (l'insoddisfatto) capo del Governo francese

Il 13 novembre 1945 l’Assemblea Costituente francese conferma Charles De Gaulle capo del Governo e capo provvisorio dello Stato. Il “General” mantiene, quindi, tutto il suo potere, forte anche del pieno sostegno di gran parte dei francesi, che vedevano in lui il liberatore, e di un governo formato con i partiti che avevano fatto parte della resistenza sul territorio francese. La sua autorità era indiscussa, ma ormai non era più questo il potere che gli interessava: la Costituente, infatti, stava modellando la Quarta Repubblica sullo stile della Terza e i partiti stavano riprendendo a bloccare l’attività governativa con i loro dissidi. Una situazione che lo porta, nel gennaio del 1946, a presentare le proprie dimissioni e ad annunciare il ritiro dall’attività pubblica. Dieci anni e 14 governi dopo, a dimostrazione della cronica instabilità francese, De Gaulle tornerà come presidente della Repubblica con votazione plebiscitaria e il suo governo durerà per dieci anni.

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