"Mimì", la storia di un raccattapalle che divenne tennista

Massimo Di Domenico, nato a Roma il 15 dicembre 1945, scoprì il suo talento per una fortunata coincidenza che lo portò a calcare i campi nazionali e internazionali. Quel giorno torna nelle edicole l'amatissimo "Topolino", che riprende dalla numerazione interrotta tre anni prima
"Mimì", la storia di un raccattapalle che divenne tennista© EPA

Una carriera sbocciata per caso, mentre a 14 anni aiutava a completare alcuni lavori idraulici presso il circolo delle Belle Arti di Roma. La passione per il tennis di Massimo Di Domenico, per tutti Mimì, è nata per una fortunata coincidenza, quando gli è stato chiesto se volesse prendere parte ad una partita in qualità di raccattapalle. Così ha avuto origine la sua carriera, che nel 1965 l'ha visto trionfare ai Campionati Italiani di terza categoria e nel 1968 approdare ai sedicesimi di finale degli Internazionali di Roma. Nato nella capitale il 15 dicembre 1945, Di Domenico ha vestito l'azzurro della Nazionale in occasione del torneo dimostrativo ai Giochi di Città del Messico e per ben sei volte (tre vittorie e tre sconfitte) in Coppa Davis, in cui prese parte anche a due doppi insieme a Panatta. A livello individuale, invece, vanta come miglior risultato nell'era Open un terzo turno al Roland Garros 1969.

In edicola torna l'amato "Topolino"

Dopo tre anni di interruzione forzata, cominciata quando nel 1942 il ministero della Cultura popolare proibì tutte le strisce d’importazione, il 15 dicembre 1945 torna in edicola Topolino, riproponendo le consuete avventure esattamente da dove si erano fermate, tanto che il numero da cui ripartirono le stampe fu il 565. Dieci anni prima era stato Arnoldo Mondadori a siglare un contratto con Walt Disney culminato nella visita di Walt e del fratello Roy nella villa Mondadori di Meina: quando Topolino tornò, con le sue otto pagine settimanali, di cui quattro a colori, ci si accorse in fretta, però, che i lettori erano cambiati rispetto a tre anni prima. Questo impose una trasformazione radicale che portò, nell’aprile del 1949, alla pubblicazione di un Topolino tutto nuovo, con cadenza mensile di formato libretto, con 100 pagine di sole storie Disney e una nuova numerazione, che ripartì dal numero uno.

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