Ben 25mila spettatori per il "derby del sole" tra Roma e Napoli

«Magari tutto camminasse nella nostra Italia come lo sport», il commento del ct Vittorio Pozzo ai numeri incredibili della partita disputata il 16 dicembre 1945. Giorno triste per l'Italia che piange la scomparsa di Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat
Ben 25mila spettatori per il "derby del sole" tra Roma e Napoli© Getty Images

Le macerie e la miseria lasciate in eredità dalla Seconda Guerra Mondiale non placano la grande sete di calcio degli italiani. Una tangibile dimostrazione arriva, nella giornata del 16 dicembre 1945, dalla sfida che nel campionato del Centro-Sud – girone che promuoverà alla fase finale per il titolo le prime quattro squadre, al pari di quello Alta Italia – oppone la Roma al Napoli. La sfida è combattuta e termina con uno 0-0 che non rende merito allo spettacolo in campo, ma è soprattutto sugli spalti che si registra il dato più rilevante. Ad assistere a quello che negli anni sarà poi ribattezzato il “derby del Sole” sono infatti ben 25mila spettatori, record nella capitale per l'epoca, che garantiscono un incasso totale di circa due milioni di lire. «Una cifra d’ante guerra: magari tutto camminasse nella nostra Italia come lo sport», il commento di Vittorio Pozzo di fronte all'eclatante notizia.

Lungimirante imprenditore legato alle proprie radici: chi era Giovanni Agnelli

Il 16 dicembre 1945 la Fiat perde il suo fondatore e il suo storico presidente: a Torino muore Giovanni Agnelli. Originario del comune di Villar Perosa, in val Chisone, dove nasce nel 1866 in una famiglia di proprietari terrieri, intraprende la carriera militare, ma nel 1893 torna nel suo paese dove porta avanti l’attività di famiglia e dove viene nominato sindaco nel 1895. Il suo interesse per la meccanica si sviluppa negli anni successivi e nel 1899 fonda la prima industria automobilistica italiana, la Fabbrica Italiana di Automobili Torino (FIAT): prima amministratore delegato e poi presidente, si ispira all’americana Ford per l’organizzazione del lavoro, producendo modelli standard di piccola cilindrata con operai specializzati. Fra le altre attività da lui fondate anche la realizzazione della stazione di sport invernali di Sestriere (1932) insieme al figlio Edoardo.

 

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