Buon compleanno allo scopritore di Arsène Wenger

Il 20 dicembre 1945 nasce Jean-Marc Guillou, uno dei centrocampisti più talentuosi della sua generazione che ha brillato anche nelle carriere di allenatore e dirigente. E nasce anche il CAI di Pallanza, che ha sull'Alpe Ompio il suo indiscusso simbolo
Buon compleanno allo scopritore di Arsène Wenger© Getty Images

Da calciatore ha scritto pagine indelebili nella storia dell'Angers, da allenatore ha lanciato come suo secondo un allora giovanissimo e sconosciuto Arsène Wenger. Jean-Marc Guillou, nato il 20 dicembre 1945 a Bouaye, dipartimento della Loira, è stato uno dei centrocampisti francesi più talentuosi della sua generazione. Cresciuto nelle giovanili dell'Angers, nel 1969 ha vinto il campionato di Division nell'anno in cui la squadra ha siglato 128 reti in 40 partite, record tuttora ineguagliato. Nel marzo 1974 riceve la prima convocazione in Nazionale, quindi l'anno successivo vince il titolo di miglior giocatore francese del campionato e viene acquistato dal Nizza. Con i Bleus partecipa ai Mondiali di Argentina '78, mentre dopo il ritiro vive esperienze prima da allenatore e poi da dirigente. Nel 1993 si trasferisce ad Abidjan dove fonda una scuola calcio giovanile e, in Costa d'Avorio, arriva anche ad allenare la Nazionale.

La nascita della sezione CAI di Pallanza

Nel salone del Teatro Sociale della città, il 20 dicembre 1945, l’avvocato Ottolini annunciò ai soci “che la costituzione della Sezione CAI di Pallanza è ormai un fatto compiuto”: questo l’epilogo di un percorso iniziato nell’estate di quello stesso anno quando un gruppo di 25 persone aveva raggiunto l’Alpe Ompio per visitare la “villa” che il dottor Luciano Fantoli aveva intenzione di donare affinché venisse attrezzata a rifugio. Poco più di un mese dopo il generale Luigi Masini, commissario nazionale CAI, autorizzò ufficialmente la nascita di questa sezione del comune piemontese. Nei primi anni dalla sua fondazione la sezione organizzò numerose escursioni, anche se l’attività sociale fu caratterizzata principalmente dall’apertura proprio del rifugio dell’Alpe Ompio, che venne inaugurato nell’estate del 1948, ampliato quattro anni dopo unendo alla casa Fantoli un nuovo edificio e che è attivo a tutt’oggi.

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