Il "salto" di Bobby Riggs nel mondo dei grandi della racchetta

La vittoria contro un'istituzione del calibro di Fred Perry, il 24 gennaio 1946, segna l'inizio di un percorso valso al tennista americano l'inserimento nella Hall of Fame. Quel giorno, l'Assemblea delle Nazioni Unite adotta la prima risoluzione per l'eliminazione delle armi atomiche
Il "salto" di Bobby Riggs nel mondo dei grandi della racchetta© EPA

Il 24 gennaio 1946, di fronte a un'istituzione del calibro di Fred Perry, il tennista americano Bobby Riggs si impone nella finale dell'Arizona State Pro Championship. E vede la propria carriera, dopo 59 titoli conquistati tra i dilettanti, impennarsi anche nel circuito professionistico, dove trionferà in ben 24 occasioni. Riggs, classe 1918, ha costantemente occupato – tra il 1941 e il 1948 – una delle prime due posizioni della classifica mondiale, raggiungendo la testa del ranking per tre volte. A livello Slam, invece, ha collezionato due vittorie agli Us Open (1939 e 1941) e una a Wimbledon (1939), centrando una finale anche al Roland Garros (1939). La sua straordinaria parabola sul campo gli è valsa l'inserimento, nel 1967, nella International Tennis Hall of Fame.

L'ONU punta all'eliminazione delle armi atomiche

Il 24 gennaio 1946 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite riunita a Londra adottò, con il metodo del consenso, la sua prima, storica risoluzione attraverso la quale istituì una commissione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per garantire “l’eliminazione dagli arsenali nazionali delle armi atomiche e di tutte le altre armi adattabili alla distruzione di massa”. Evidenziando, quindi, la scelta di disarmo nucleare e di rifiuto di un approccio alla guerra che preveda l’eliminazione indiscriminata di civili e popolazioni, segno evidente che la minaccia nucleare non potesse essere in alcun modo accettata. Un tema a tutt’oggi ancora attuale, che ogni anno dà vita in tutto il mondo – proprio nel giorno di questo anniversario – a iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità del disarmo nucleare. Solo nel 2015 il Segretario delle Nazioni Unite si è fatto promotore di una campagna in questo senso, ritenendo le armi nucleari una minaccia apocalittica: “La sola possibilità di una catastrofe umanitaria dovuta al loro uso è motivo sufficiente per la loro eliminazione”.

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