La neve di bronzo di Fernande Bochatay

La sciatrice svizzera, nata il 29 gennaio 1946, ha toccato il punto più alto della sua carriera alle Olimpiadi di Grenoble del 1968; quel giorno viene verbalizzata la domanda di iscrizione all'Università di Giurisprudenza di Bruno Trentin, futuro segretario della CIGL
La neve di bronzo di Fernande Bochatay© AFPS

Fernande Bochatay, nata il 29 gennaio 1946 nella svizzera Salvan, è stata una delle grandi protagoniste del circo bianco negli anni Sessanta. Ai nastri di partenza dei Giochi Invernali di Innsbruck 1964 a soli 18 anni, la sciatrice si classificò nona in gigante e non terminò invece lo slalom. Prese parte alle prime stagioni della Coppa del Mondo e ottenne il suo primo podio nella gara inaugurale della manifestazione, lo speciale di Oberstaufen 1967 in cui giunse seconda dietro alla canadese Greene. Sul medesimo tracciato, il 5 gennaio dell'anno seguente, conquistò anche la sua prima vittoria, in una prova di gigante. Alle Olimpiadi di Grenoble 1968, punto più alto della sua carriera, si aggiudicò la medaglia di bronzo in gigante, valida anche ai fini dei Mondiali, mentre ancora una volta non completò la gara di slalom speciale.

Parte da Padova la formazione di Bruno Trentin

La sua formazione risale alla seconda metà degli anni ’40, quando invia la domanda di immatricolazione all’Università degli studi di Padova, facoltà di Giurisprudenza, accolta il 12 febbraio 1944, anche se la seduta verrà verbalizzata quasi due anni più tardi, il 29 gennaio 1946. Bruno Trentin si laurea nell’ottobre del 1949 nell’istituto di Filosofia del diritto di Norberto Bobbio. In quello stesso anno si iscrive alla CGIL e comincia a lavorare nel centro studi del sindacato, mentre l’anno seguente entra nel Partito Comunista Italiano e con esso viene eletto dapprima consigliere comunale a Roma e poi deputato: nel 1958 è vice segretario della CGIL di cui assumerà – dopo il ruolo di segretario generale della FIOM – la guida nel 1988 e fino al 1994. In questo ruolo stipula, insieme a CISL e UIL, uno storico accordo sulla politica dei redditi, che pone fine al sistema della scala mobile, un meccanismo di riadeguamento automatico dei salari al costo della vita, che all’epoca era indicata come causa di una forte inflazione. Muore nel 2007, stroncato da una polmonite.

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