Valdomiro, una vita in campo con l'Internacional di Porto Alegre

Attaccante rapido e tecnico, nato a Criciuma il 17 febbraio 1946, il brasiliano ha segnato un'epoca per il club con cui ha vinto otto titoli consecutivi. Nello stesso giorno, in Italia, la rivista "Gioia" lancia un singolare referendum per le proprie lettrici
Valdomiro, una vita in campo con l'Internacional di Porto Alegre© Getty Images

Una vita per l'Internacional. Quella spesa sul campo da Valdomiro Vaz Franco, per tutti più semplicemente Valdomiro, nato a Criciuma il 17 febbraio 1946. Attaccante rapido e tecnico, il brasiliano figura tra i giocatori con più presenze di sempre con la maglia della squadra di Porto Alegre, club in cui ha militato per quattordici anni. Vincendo il campionato statale per otto volte consecutive dal 1969 al 1976 e per dieci in assoluto, e servendo a Elías Figueroa l'assist per la rete che diede all'Internacional il campionato nazionale del 1975. Lasciò quindi il sodalizio per trasferirsi in Colombia al Millonarios di Bogotà, per poi fare ritorno in patria e ritirarsi al termine del Taça de Ouro 1982. Ma non senza aver indossato la gloriosa maglia del Brasile, vestita anche in occasione dei Mondiali del 1974 in Germania Ovest, quandò segnò anche un gol contro lo Zaire.

Il referendum di "Gioia" alla notizia del suffragio universale

Come avevano reagito le donne italiane di fronte alla notizia del suffragio universale? Quali erano i loro sentimenti pensando alla prima volta in cui avrebbero esercitato il diritto di voto? Per rispondere a queste domande, la rivista “Gioia” decise di proporre alle proprie lettrici, il 17 febbraio 1946, proprio una sorta di referendum mettendo in palio, per invogliarle a partecipare, alcuni premi che, nella loro semplicità, ben descrivevano la ristrettezza di un Paese appena uscito da una guerra. Gemma Cavallo, lettrice di Milano, rispose: “Mi presenterò alle urne con piena coscienza dell’azione che starò per compiere e con serena consapevolezza della responsabilità che il diritto al voto impone. Un solo voto in più o in meno al partito che dà maggior affidamento per i programmi e per gli uomini che si propongono di attuarli, contribuirà ad aumentare o a diminuire l’influenza benefica nella vita della Nazione”. Da Matera, Irene D’Amato evidenziò il suo spirito sereno “e soprattutto fiducioso che il mio voto contribuirà alla rinascita della Patria, povera nave in balia della tempesta“.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...