Così rinasce la Società Ginnastica Torino

Il 19 febbraio 1946 i vertici dello storico sodalizio annuncia la formazione di due squadre, la volontà di preparare un ricco calendario di eventi e l'avvio dei lavori per il ripristino della sede; quel giorno esce nelle sale "La sua strada", il film drammatico di Mario Costa che racconta di un figliol prodigo "al contrario"
Così rinasce la Società Ginnastica Torino© Xinhua

La giornata del 19 febbraio 1946 rappresenta un importante spartiacque nella storia della Società Ginnastica Torino. Dalle macerie lasciate in eredità dalla Seconda Guerra Mondiale, infatti, il sodalizio di via Magenta risorge riprendendo a pieno regime la propria attività. Con la conferma di vecchi soci e il tesseramento di nuovi atleti viene annunciato il rinnovato allestimento di una squadra maschile e di una femminile. Ma non soltanto. I vertici del club, infatti, in tale data affermano anche la volontà di lavorare ad un fitto calendario di eventi ed iniziative per celebrare nel miglior modo possibile il centenario dalla fondazione della società, aprendosi anche ad altre discipline. E l'avvio di alcuni lavori di ripristino e di sistemazione dei locali e degli spazi che fino a quel momento avevano ospitato l'attività dei tesserati.

La strada del figliol prodigo "al contrario"

Una sorta di figliol prodigo “al contrario”: questa la trama del film “La sua strada” diretto da Mario Costa e uscito nelle sale italiane il 19 febbraio 1946. Dopo la prima guerra mondiale un allevatore lascia moglie e figlio e parte in cerca di fortuna all’estero: è, dunque, suo fratello a risollevare, con grande fatica, le sorti dell’azienda così da assicurare un futuro al nipote. Quest’ultimo, una volta diventato adulto, si innamora di una donna divorziata con cui intraprende una relazione che rischia di compromettere l’unità famigliare, ma l’incontro inaspettato con il padre tornato all’improvviso in misere condizioni lo convince a rinunciare al progetto di fuggire con la donna. Il film (genere drammatico), prodotto da Carlo Borsari, fu girato negli stabilimenti Titanus, storica casa cinematografica italiana, della Farnesina.

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