Baldi, il decano degli arbitri italiani

Nato ad Avezzano il 22 febbraio 1946, il fischietto abruzzese ha diretto in Serie A e ricoperto la carica di presidente dell'A.I.A. di Roma. Nello stesso giorno, viene fondata l'Associazione Medica Triestina
Baldi, il decano degli arbitri italiani© AG ALDO LIVERANI SAS

Un decano della classe arbitrale italiana. A tal punto da aver conseguito, nel 2017, il Premio Presidenza A.I.A., riconoscimento onorifico per i direttori di gara che abbiano raggiunto i 50 anni di tesseramento. Giorgio Baldi, nato ad Avezzano il 22 febbraio 1946, per la sezione di Roma della Commissione Arbitri Interregionale ha diretto dal 1976 al 1980 in Serie C, compiendo quindi il salto in Cadetteria l'8 giugno 1980 in occasione dell'ultimo turno del campionato in Sampdoria-Bari 2-0. In Serie B ha arbitrato per sette stagioni con 59 presenze complessive, mentre nella massima serie ha esordito ad Ascoli Piceno il 13 maggio 1984 con la direzione di Ascoli-Sampdoria 0-1: in Serie A ha fischiato per tre stagioni, con 13 apparizioni totali. Conclusa la parabola in campo, dal 1997 al 2005 ha ricoperto il ruolo di presidente della sezione di Roma dell'A.I.A.

Viene fondata l'Associazione Medica Triestina

Un’associazione per favorire i rapporti tra i medici, migliorare le istituzioni sanitarie e organizzare un mutuo soccorso attraverso la creazione di un fondo: con questi obiettivi, nella seconda metà del diciannovesimo secolo, fu fondata l’Associazione Medica Triestina, cui aderirono inizialmente 45 tra internisti e chirurgi che operavano nella città. Durante il ventennio fascista l’associazione fu costretta ad adeguare il proprio statuto alle leggi vigenti: fino al 22 febbraio 1946 quando, in occasione della prima assemblea straordinaria del dopoguerra, venne ripristinata l’attività e vennero eliminati dallo statuto i provvedimenti introdotti dal regime. Dal 1973 l’associazione si è, inoltre, assunta il compito di organizzare le Giornate Mediche Triestine, annuale appuntamento che nel 2020 è stato ribattezzato “GMT Virtuali” e nell’ambito del quale si è discusso anche di “Covid, ciò che i non specialisti vorrebbero sapere”. Nei suoi quasi 150 anni di storia, l’associazione si è sempre distinta per i pregevoli contributi scientifici forniti nelle varie discipline della medicina, per la preparazione professionale dei suoi soci e per la disponibilità ad aiutare i cittadini più bisognosi.

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