Brugnera, il "piccolo Di Stefano" scudettato con il Cagliari

Nato a Venezia il 26 febbraio 1946, l'attaccante che ha legato il proprio nome ai colori rossoblù vanta in Serie A 304 presenze e 43 reti. Nello stesso giorno va in scena la prima assemblea dell’Associazione Agricoltori della Valle D’Aosta
Brugnera, il "piccolo Di Stefano" scudettato con il Cagliari© LaPresse

Soprannominato "Il piccolo Di Stefano" fin dalle prime apparizioni in Serie A, Mario Brugnera ha legato il proprio nome - in primo luogo - al Cagliari e allo straordinario scudetto del 1969/1970. Nato a Venezia il 26 febbraio 1946, l'attaccante è cresciuto nella squadra dilettantistica del Nettuno prima di approdare, nell'estate del 1963, alla Fiorentina, in cui milita per cinque stagioni raccogliendo 71 presenze e 23 reti. Con i viola vince una Coppa Italia e una Coppa Mitropa, con un suo gol decisivo, quindi nel 1968 passa al Cagliari, legando alla formazione sarda tutto il resto della sua carriera con la sola eccezione di un'annata trascorsa nelle file del Bologna. Brugnera è infatti uno dei simboli del Cagliari di Manlio Scopigno e in Sardegna gioca per 12 stagioni, tuttora al 12º posto della classifica marcatori dei rossoblù. Senza aver collezionato alcuna presenza in Nazionale maggiore, Brugnera termina la sua carriera nel 1982/1983 nel Carbonia, in Serie C2, a margine di una lunga avventura da 304 presenze e 43 reti in Serie A, oltre a 101 presenze e 13 reti in Serie B.

La prima assemblea dell’Associazione Agricoltori della Valle D’Aosta

Partirono in 66, con l’obiettivo di formare una associazione che tutelasse gli interessi degli agricoltori valdostani: era il luglio del 1945 quando questi pionieri dell’associazionismo agricolo posarono la prima pietra dell’Associazione Agricoltori della Valle D’Aosta, che dopo l’elezione del comitato promotore convocò la prima assemblea costitutiva il 26 febbraio 1946. Un anno più tardi venne pubblicato il primo numero del giornale “L’Agriculteur Valdotain”, organo ufficiale dell’associazione, che riportava – e riporta ancora oggi in testata – il messaggio dell’abate Treves, “L’agricoltura fa la fortuna delle Nazioni, è la madre che nutre i popoli”, in lingua francese. Presieduta da Alessio Nicoletta, oggi l’associazione condivide pienamente lo statuto della Coldiretti, realtà nazionale della quale è parte integrante, al quale si ispira sia per gli scopi, sia per le norme di tutela dei propri associati.

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