In Francia viene pubblicata la prima edizione de L'Equipe

Nato dall'antesignano L'Auto, il quotidiano sportivo transalpino esce per la prima volta in edicola il 28 febbraio 1946. Nello stesso giorno, viene stipulato un accordo di buon vicinato tra Italia e San Marino
In Francia viene pubblicata la prima edizione de L'Equipe© ANSA

Il 28 febbraio 1946, in Francia, esce per la prima volta in edicola L'Equipe. Evoluzione della rivista L'Auto, nata a sua volta nel 1900 in seguito al celebre scandalo Dreyfus che creò una diaspora all'interno della testata Le Vélo, il giornale sportivo iniziò la propria avventura editoriale con una pubblicazione di tre volte a settimana. Soltanto in seguito, a partire dal 1948, assunse una cadenza giornaliera e si affermò in tutto il Paese, in virtù anche della scomparsa dei diretti concorrenti L'Élan e Le Sport, come l'unico quotidiano sportivo pubblicato in Francia. L'Équipe viene stampato dal gruppo editoriale Editions Philippe Amaury  fin dal 1968. Dal 1980, in abbinamento al quotidiano, viene venduto ogni sabato il settimanale L'Équipe Magazine, a cui si sono poi aggiunti negli anni il trimestrale Sports et Style e L'Equipe Féminine.

Stipulato un accordo di buon vicinato tra Italia e San Marino

Si chiama “Convenzione di amicizia e di buon vicinato fra il Regno d’Italia e la Repubblica di San Marino”: un accordo, stipulato nel 1939, a cui il 28 febbraio 1946 il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi (per l’Italia) e Gino Giacomini (per San Marino) decidono di apportare alcune modifiche. Nello specifico, si stabilisce che “Le decisioni in materia civile, commerciale e amministrativa pronunciate da autorità giudiziarie di uno dei due Stati hanno l’autorità della cosa giudicata nel territorio dell’altro” quando concorrono cinque determinate condizioni relative rispettivamente a la conoscenza dei fatti, la notifica della decisione, la non contraddizione con un’altra decisione già pronunciata sulla stessa materia, la pendenza di un giudizio sulla stessa materia e l’assenza nella decisione di disposizioni contrarie all’ordine pubblico dello Stato nel quale è invocata. La modifica dell’accordo non è retroattiva, specifica inoltre il provvedimento, e quindi si applica “alle decisioni che saranno pronunciate posteriormente alla sua firma”.

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