Fc Erzgebirge Aue, un club e... tante denominazioni

Fondato il 4 marzo 1946 come Bsg Pneumatik Aue, il club oggi in seconda divisione ha assunto nella storia differenti nomi. Nello stesso giorno nasce Della Ricca, l'artista dai dipinti "futuribili"
Fc Erzgebirge Aue, un club e... tante denominazioni© EPA

Oggi è nota a tutti come Fussball Club Erzgebirge Aue o, più semplicemente, Aue. E milita in 2.Bundesliga, ovvero il secondo livello del calcio tedesco. Ma al momento della sua fondazione, avvenuta il 4 marzo 1946, la società portava il nome di Bsg Pneumatik Aue, dalla denominazione di un'azienda produttrice di pneumatici della Sassonia. E, in seguito, avrebbe assunto una lunga serie di differenti denominazioni. Nel 1949, a seguito del cambio di sponsor principale, il nome mutò quindi in Zentra Wismut Aue. E nel 1951, dopo lo spostamento della sede da Aue a Karl-Marx-Stadt (l'attuale Chemnitz), il club assunse il nome di Sc Wismut Karl-Marx-Stadt. Con questa denominazione nel 1955 conquistò la coppa nazionale, mentre nel 1956, nel 1957 e nel 1959 si aggiudicò la DDR-Oberliga, massimo campionato nazionale ai tempi della Germania Est. Quindi, nel 1963/1964, con l'approdo in Oberliga dell'Sc Karl Marx Stadt, il Wismut poté fare ritorno ad Aue e denominarsi Bsg Wismut Aue. A seguito della riunificazione tedesca, infine, il club fu rinominato prima Fc Wismut Aue e poi, nel 1993, Fc Erzgebirge Aue, in onore dei Monti Metalliferi, il cui nome tedesco è appunto Erzgebirge.

Della Ricca, l'artista dai dipinti "futuribili"

Ha coniato il termine “futuribile” per raccontare la dimensione della sua arte nell’ultimo periodo della sua vita: “Una specie di futuro possibile, ma non è detto che accada”. L’artista Mario Della Ricca, nato il 3 marzo 1946, inizia a dedicarsi alla pittura da giovanissimo, ma ai maestri d’arte preferisce la strada di chi va autonomamente alla ricerca di sempre nuove esperienze pittoriche. Prima in lungo e in largo per l’Italia, poi toccando tutti e quattro gli altri continenti, per costruire un nuovo stile, trovare nuovi colori e arricchire la qualità tecnica della propria arte. Le sue ultime opere (è scomparso nel 1997) sono quasi premonitorie, un presentimento riguardo alla sua morte causata da un male incurabile, ma anche riguardo ai mali del mondo, quali i grandi inquinamenti e il declino della natura. L’ultima mostra “Omaggio a Mario Della Ricca” con le sue opere è stata allestita a Marano Lagunare (Udine), suo paese natale, nel 2011: alcune delle sue opere sono a tutt’oggi esposte in diversi musei regionali, nazionali e in edifici pubblici e privati.

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