Le critiche dei tifosi? Un fenomeno con radici antiche

Su Tuttosport del 6 marzo 1946 viene analizzato il comportamento del pubblico alle partite di Torino e Juventus. Nello stesso giorno nasce David Gilmour, il chitarrista che ha fatto la storia della musica con i Pink Floyd
Le critiche dei tifosi? Un fenomeno con radici antiche

Critiche e malcontento, in una tifoseria, non serpeggiano certo da quando si è verificato l'avvento dei social. Ma affondano le radici fin dai primi calci ad un pallone, per quanto in maniera differente. Come racconta Tuttosport del 6 marzo 1946, che analizza quanto fosse esigente il pubblico torinese rispetto a quello presente negli altri stadi. «Osservate il comportamento dei tifosi torinesi e degli altri - si legge in prima pagina -. Gli altri, quelli che hanno ragione di soffrire o di temere, vanno sui loro campi e incitano coralmente la loro squadra, e sventolano stendardi o cartelloni, e incoraggiano e ringraziano i loro beniamini. A Torino, da mesi, difficilmente si sente un “forza Toro!” o un “forza Juve!”, non si vede una bandiera, non si sentono che fischi o epiteti contro giocatori torinesi, non si odono che critiche per le due squadre che su quei campi non perdono mai e vincono quasi sempre. Questo fa il pubblico torinese per incoraggiare e meritarsi le vittorie e il bel gioco».

David Gilmour, il chitarrista che ha fatto la storia

È diventato uno dei più influenti e celebri chitarristi del rock grazie ai suoi anni, dal 1968 al 1995, trascorsi con lo storico gruppo inglese dei Pink Floyd: David Jon Gilmour, nato a Cambridge il 6 marzo 1946, è celeberrimo per il suo stile negli assolo di chitarra caratterizzati da una musicalità fortemente influenzata dal blues. Oltre ai suoi anni con i Pink Floyd, di cui assume il “controllo” e produce – nel 1987 – l’album A Momentary Lapse of Reason, la sua carriera è segnata anche dai lavori da solista (otre che da quelli di produttore discografico per altri artisti): sono quattro gli album che incide, tutti entrati nelle prime 40 posizioni della Official Album Chart. Lui stesso è stato inserito dalla rivista Rolling Stone al 14° posto della classifica dei migliori chitarristi di sempre. È, inoltre, stato nominato cavaliere dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico, una tra le onoreficenze più importanti del Regno Unito istituita da Re Giorgio V.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...