Rusconi, un legame a doppio filo con Varese

Nato nella città lombarda il 2 aprile 1946, prima da giocatore e poi da allenatore ha vissuto sei esperienze con il club in cui era cresciuto. Nello stesso giorno, i capifamiglia della frazione Belvedere celebrano lo scampato bombardamento dell'anno prima
Rusconi, un legame a doppio filo con Varese© Ciamillo

Edoardo Rusconi, sui parquet per tutti Dodo, è nato a Varese il 2 aprile 1946. Ed al Varese ha legato buona parte della sua carriera prima da giocatore e poi da allenatore, vivendo sei esperienze nel club della sua città natale. Cresciuto cestisticamente nel vivaio di Robur Varese e Varese, appunto, Rusconi ha esordito nella massima serie nel 1967, nella prima squadra varesina allora targata Ignis. Lì ha disputato otto stagioni consecutive, raccogliendo uno straordinario bottino di successi: 6 campionati, 4 Coppe dei Campioni, 4 Coppe Italia e 2 Coppe Intercontinentali. Nel 1975 si è trasferito per un anno alla Fortitudo Bologna e nel successivo all'Athletic Genova, per poi rientrare nel 1977 nella squadra varesina nel ruolo di giocatore-allenatore. E proprio nella sua città ha intrapreso una seconda carriera che l'ha visto sedersi sul pancone anche di Fortitudo Bologna, Pistoia, Livorno e Siena, salvo tornare altre tre volte ancora a Varese. Nel suo palmares da tecnico, una Coppa delle Coppe con Varese, due promozioni in A1 prima con Livorno e poi ancora con Varese ed il titolo di miglior allenatore della Serie A nel 1995.

La frazione di Belvedere e il bombardamento del 1945

Un impegno mantenuto nel tempo, un voto per la grazia ricevuta: il 2 aprile 1946 i capifamiglia della frazione di Belvedere del comune di Ravina (Trento) pronunciarono e sottoscrissero il logo “grazie” per essere usciti indenni dal bombardamento che colpì la città di Trento e tutta la costa a ovest della città quello stesso giorno di un anno prima, coinciso anche con il giorno del Lunedi dell’Angelo. Il voto campeggia su una parete della navata della locale chiesa e recita: “Belvedere preservato prodigiosamente dal bombardamento aereo la sera del 2 aprile 1945, ne ricorda oggi, 2 aprile 1946, l’anniversario con un giorno di festa e di ringraziamento a S. Antonio, patrono del paese, invocato dalla popolazione in quella terribile occasione. A testimonianza del proposito di conservare in futuro l’appuntamento del 2 aprile come festa votiva, i capifamiglia appongono le loro firme”. Da quel momento, ogni anno a Pasquetta la frazione organizza la “Festa del Voto” che prevede celebrazioni religiose e momenti di festa grazie al coinvolgimento anche del locale gruppo Alpini.

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