Cinar, il re di Coppa della Turchia

Nato a Istanbul il 9 aprile 1946, l'ex attaccante e poi allenatore ha sollevato per due volte al cielo il trofeo nazionale. Nello stesso giorno, a Bari, viene alla luce Giuseppe Caldarola, giornalista irrequieto e parlamentare appassionato
Cinar, il re di Coppa della Turchia© LAPRESSE

Behzat Cinar, il re di Coppa. Calciatore prima e allenatore poi, nato a Istanbul il 9 aprile 1946, l'ex attaccante turco inizia la carriera nell'Altay, club con cui nella stagione 1966/1967 vince la Turkiye Kupasi, ovvero la Coppa di Turchia, perdendo l'anno dopo la finale contro il Fenerbahce e la Supercoppa di Turchia contro il Besiktas. Nell'estate del 1968 viene ingaggiato dagli statunitensi dei Washington Whips, con cui però non esordisce in competizioni ufficiali, quindi passa all'Ankaragucu. Proprio con il sodalizio capitolino vince la sua seconda coppa di Turchia nel 1972 contro la sua vecchia squadra, mentre perde l'edizione seguente con il Galatasaray, contro cui aveva già perso la Supercoppa. Lasciato il calcio giocato inizia quindi la carriera di allenatore, affiancando nelle vesti di vice della Nazionale della Turchia dapprima Mustafa Denizli e poi Tinaz Tirpan. Nel gennaio 1990 diviene il tecnico del Zeytinburnuspor e da lì comincia una girandola di 13 differenti esperienze fino al 2016, quando per la terza volta in carriera torna alla guida del Denizlispor nella serie cadetta turca.

Caldarola, giornalista irrequieto e parlamentare appassionato

Giornalista irrequieto e parlamentare appassionato: così è stato più volte definito Giuseppe “Peppino” Caldarola, nato il 9 aprile 1946 a Bari e scomparso lo scorso settembre a causa di una malattia. La sua carriera giornalistica inizia nel ruolo di redattore della casa editrice Laterza, cui segue quello di vice direttore di Rinascita e di fondatore e direttore di Italiaradio. E corre sempre di pari passo con quella politica: comincia con la militanza nel Partito Socialista italiano, per poi diventare segretario cittadino del Partito Comunista barese. Dopo lo scioglimento del PCI aderisce ai Democratici di Sinistra e diventa anche direttore del quotidiano L’Unità. Nel 2001 viene eletto alla Camera dei Deputati, riconfermato nel 2006 con la lista dell’Ulivo. Alle elezioni del 2018 annuncia il suo voto per Liberi e Uguali. Sul versante giornalistico, dal 2002 al 2012 collabora con Il Riformista ed è direttore della rivista ItalianiEuropei. Nel 2015 inaugura la sua rubrica “Mango” sul giornale online Lettera43: collabora anche con la rivista Formiche (dal 2015) e con il sito Strisciarossa.it (dal 2017).

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