Torino-Inter, come il primo incontro tra... innamorati

Su Tuttosport del 10 aprile 1946, Carlo Bergoglio torna sulla sfida al vertice della domenica precedente e spiega come le partite più attese finiscano sempre per lasciare un retrogusto amaro. Nello stesso giorno, a Modena, nasce la cantante Caterina Caselli
Torino-Inter, come il primo incontro tra... innamorati

Sull'edizione del 10 aprile 1946 di Tuttosport, Carlo Bergoglio torna sulla sfida al vertice tra Torino ed Inter della domenica precedente. Spiegando come le partite più attese finiscano sempre per lasciare un retrogusto amaro, proprio come il primo incontro tra... innamorati. «Poco o molto, queste grosse partite tipo Torino-Inter deludono sempre – si legge nell'articolo in apertura di giornale –. Come tutti gli avvenimenti troppo attesi, difficilmente avvengono nel modo immaginato e il caso vi ha sempre una parte capricciosa. Proprio belle non risultano mai e se poi qualcuno ve ne chiede l'impressione, vi trovate a dondolare la testa come gli orsi bianchi, magari più lestamente, ma con la stessa espressione. Vi trovate a stringervi nelle spalle, come succede per esempio agli innamorati che hanno lungamente atteso un incontro, basandosi... sulla carta: dopo l'incontro, invece di mostrarvi il loro entusiasmo, si limitano ad allargare le braccia e a mostrarvi le palme, come se vi avessero le stigmate. Se parlassero, dovrebbero dirvi che l'amato bene aveva qualche rughetta mai notata, qualche pelo superfluo, una certa aria appassita, un alcunché di stantio assolutamente imprevisto. E preferiscono dirvi in fretta che è stato un bell'incontro per poter cambiare discorso».

Caterina Caselli e il colpo di fortuna con "Nessuno mi può giudicare"

Un brano che ha esordito sul palco di Sanremo nel 1966 e che è stato capace di attraversare oltre mezzo secolo di storia e intere generazioni: se “Nessuno mi può giudicare” è ancora oggi uno dei pezzi simbolo della discografia italiana il merito è anche suo. Di Caterina Caselli, cantante nata a Modena il 10 aprile 1946, che grazie a un “colpo di fortuna” si presentò sul palco dell’Ariston con quella canzone dopo che Celentano l’aveva scartata preferendo “Il ragazzo della via Gluck”. Quel brano restò in vetta alle classifiche per 11 settimane e segnò la carriera della Caselli, alla quale, sempre in occasione della kermesse sanremese, venne attribuito anche il soprannome di “casco d’oro” per l’acconciatura bionda a caschetto con cui si era presentata. Nella sua lunga carriera, segnata tra le altre anche dalla canzone “Insieme a te non ci sto più” scritta da Paolo Conte, ha mostrato grande capacità anche nel ruolo di produttrice e talent scout: negli ultimi anni ha partecipato al progetto “Artisti uniti per l’Abruzzo” (2009) per l’incisione del brano “Domani” dopo il tremendo terremoto che ha colpito la città de L’Aquila, e al Concerto per l’Emilia di Bologna (2012) per sostenere le popolazioni emiliane colpite dal sisma.

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