Kiner, l'asso dei fuoricampo nel solco di DiMaggio

Il 12 aprile 1946 esordisce in MLB, con la maglia dei Pittsburgh Pirates, l'esterno americano che 19 anni più tardi verrà inserito nella National Baseball Hall of Fame. Nello stesso giorno esce nelle sale cinematografiche "Fantasia", il primo classico del dopoguerra
Kiner, l'asso dei fuoricampo nel solco di DiMaggio© EPA

La sera del 12 aprile 1946 segna l'esordio nel mondo della MLB per Ralph McPherran Kiner, esterno che 19 anni più tardi sarebbe stato inserito nella National Baseball Hall of Fame. Nato a Santa Rita nel 1922 e scomparso nel 2014, il giocatore a stelle e strisce vive la prima parte della sua carriera con i Pittsburgh Pirates, concludendo la prima stagione con 23 fuoricampo ma anche 109 strikeout subiti. Il rendimento di Kiner, in ogni caso, cresce di anno in anno, al punto che nel 1951 guida la MLB con 51 fuoricampo, arrivando poi anche a quota 54, a soli due dall'allora record detenuto da Hack Wilson. Fino al 2011, addirittura, è stato uno dei soli sette giocatori con 30 home run e 100 RBI in quattro delle sue prime cinque stagioni, insieme a fuoriclasse tra i quali Joe DiMaggio. Per sei stagioni consecutive, dal 1948 al 1953, è stato convocato per l'All-Star Game, per essere poi scambiato nel 1953 con i Chicago Cubs in una trade che coinvolse dieci giocatori. Kiner in seguito ha concluso la sua parabola con la maglia dei Cleveland Indians, arrendendosi a 32 anni ad un serio infortunio alla schiena.

Esce "Fantasia", il primo classico del dopoguerra

Fu il primo classico a essere distribuito in Italia dopo il secondo conflitto mondiale: il 12 aprile 1946 arriva nelle sale cinematografiche “Fantasia”, il terzo film Disney – dopo “Biancaneve e i sette nani” e “Pinocchio” – che rappresenta uno dei progetti più grandi e ambiziosi della celebre casa produttrice. Inizialmente non ebbe un grande successo al botteghino, ma con gli anni si è affermato come film cult ed è stato riconosciuto quale prodotto di altissima qualità artistica. Una pellicola a cui lavorarono oltre mille artisti e tecnici specializzati, al fine di realizzare più di 500 diversi personaggi, svariate ambientazioni e musiche perfettamente aderenti ai mondi fantastici che si voleva rappresentare. Il film si compone di otto episodi e, nel pieno rispetto della volontà del produttore Walt Disney, fu importante per riportare in auge la popolarità del personaggio di Topolino (in versione apprendista stregone): il risultato è un’immensa opera che mescola musica classica, stupende immagini astratte e film d’animazione.

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