Al Giro delle Fiandre una domenica di gloria per van Steenbergen

Il 14 aprile 1946, il tre volte campione del mondo belga si impone in una delle due edizioni della classica monumento conquistate in carriera. Nello stesso giorno, a Roma, i Carabinieri irrompono in un'abitazione per interrompere una riunione di fumatori d'oppio
Al Giro delle Fiandre una domenica di gloria per van Steenbergen© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

Una giornata di gloria per Rik van Steenbergen, di certo non l'unica della sua straordinaria carriera. Il 14 aprile 1946, infatti, il corridore belga – allora in forza alla Mercier-Hutchinson – tagliò a braccia alzate, in solitaria, il traguardo del celebre Giro delle Fiandre, giunto nel dopoguerra alla sua 30ª edizione. Il tre volte campione del mondo (impresa riuscita oltre a lui solamente a Binda, Merckx, Freire e Sagan) si impose lungo i 246 chilometri del vallonato percorso ad una media di quasi 36 km/h, precedendo all'arrivo di oltre 1' il tandem composto dal francese Louis Thietard e dal belga Briek Schotte. Uno degli assoli più prestigiosi per van Steenbergen, che pure vinse un'altra edizione del Fiandre, due volte la Parigi-Roubaix e una la Milano-Sanremo. Il belga, classe 1924, è stato anche uno dei pochi ciclisti ad imporsi in tappe di tutti i grandi giri: per lui 15 affermazioni al Giro d'Italia, 4 al Tour de France e 6 alla Vuelta in Spagna.

I Carabinieri di Roma interrompono una riunione per fumatori d'oppio

Una domenica di insolito lavoro per l'Arma dei Carabineri a Roma. Il 14 aprile 1946, infatti, le forze dell'ordine si resero protagoniste nella capitale di una singolare irruzione in appartamento per interrompere dei «divertimenti.. cinesi – come riporta “La Domenica del Corriere” dell'epoca –. In una casa del centro di Roma, arredata alla maniera orientale, i Carabinieri hanno scoperto un luogo di riunione per fumatori d'oppio. Alcuni clienti in preda ai fumi dello stupefacente sono stati trasportati in guardina a smaltire l'insana sbornia». Un episodio che ha meritato l'illustrazione principale e l'intera prima pagina del periodico dell'epoca. Dove trova posto, in ogni caso, anche il richiamo di un tragico fatto trattato all'interno: «Nell'Oceano Pacifico, che fu tante volte centro di cataclismi, uno spaventoso maremoto ha provocato ondate gigantesche che si sono riversate su tutte le coste, dall'America all'Asia, devastando molti paesi. Sulle rive dell'Alaska un faro, sgretolato dalla furia del mare, è crollato trascinando nella rovina cinque uomini».

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