Sport e guerra: una generazione martoriata dal conflitto

Su Tuttosport del 17 aprile 1946, un editoriale a firma Carlo Bergoglio invita a guardare oltre i successi del Torino o di Coppi: c'è un problema legato a nuovi talenti sportivi. Nello stesso giorno, a margine della conclusione del conflitto, le truppe straniere lasciano la Siria
Sport e guerra: una generazione martoriata dal conflitto

Su Tuttosport del 17 aprile 1946, un editoriale a firma Carlo Bergoglio invita a guardare oltre i successi del Torino o di Coppi: nello sport italiano c'è un problema legato ai giovani, pesante eredità lasciata in dote dalla guerra. «Primavera rigogliosa dello sport italiano. Dai campi di gara giungono risultati confortanti. Nell'atletica è Consolini che supera se stesso, mentre si registra il ritorno di un altro meraviglioso atleta come Lanzi. Nel calcio è il Torino che chiude in bellezza il suo primo ciclo stagionale. Nel ciclismo sono Coppi, Ortelli e Ricci che vincono le prime tre classiche della stagione. Tutto ciò è confortante, perché la ripresa sportiva è antesignana della ripresa della vita civile e perché la prima cosa che dobbiamo ritrovare è la fiducia in noi stessi. Ma non chiudiamo gli occhi per bearcene: si tratta di una rifioritura, non d'una fioritura. Gli atleti che questi risultati ci offrono erano già campioni ieri. Dietro vi è molto vuoto, molta penombra. Vi è un problema dei giovani: ce l'ha lasciato sulle braccia la più spaventosa delle guerre».

Le ultime truppe straniere lasciano i territori della Siria

Il 17 aprile 1946 è una giornata molto importante nella storia della Siria: coincide, infatti, con il momento in cui, al termine della Seconda Guerra Mondiale, le ultime truppe straniere lasciarono il territorio dopo che, il 1° gennaio di quello stesso anno, era stata riconosciuta allo Stato l’indipendenza. Alla fine del conflitto, nella seconda metà del 1945, grazie alle pressioni del Regno Unito e della neonata organizzazione della Lega Araba, il comando delle forze armate passò in mani siriane: il primo presidente della repubblica indipendente venne eletto nella persona del veterano nazionalista Shukri al Quwwatli. Quelli successivi furono, in realtà, anni difficili caratterizzati da grande instabilità: si verificarono, infatti, numerosi cambi di governo e ben 13 colpi di Stato, il primo dei quali nel 1949 proprio contro al Quwwatli a seguito della sconfitta nella guerra arabo israeliana dell’anno precedente.

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