La leggenda di Carlovich, per tutti semplicemente "El Trinche"

Il 19 aprile 1946, a Rosario, nasce uno dei calciatori argentini più talentuosi di sempre, incoronato anche dallo stesso Maradona. Nello stesso giorno, viene estinta la Società delle Nazioni fondata nel 1919
La leggenda di Carlovich, per tutti semplicemente "El Trinche"© Getty Images

All'anagrafe faceva Tomas Felipe Carlovich, ma per tutti era – semplicemente – El Trinche. L'ultimo di sette fratelli, nato a Rosario il 19 aprile 1946 da una famiglia di immigrati croati arrivati in Sudamerica negli anni '30 in cerca di fortuna, nonché uno dei calciatori argentini più talentuosi di sempre. José Pekerman, non a caso, lo ha definito il miglior centrocampista che avesse mai visto, César Luis Menotti ha dichiarato che «Carlovich è uno di quei bambini il cui unico giocattolo è stata una palla da quando sono nati: vederlo giocare è stato impressionante», ma soprattutto Diego Armando Maradona ha risposto ad un giornalista che lo definiva come il miglior giocatore della storia del Rosario con un eloquente «il miglior calciatore ha già giocato a Rosario, il suo nome è Carlovich". Proprio nel Rosario, alla fine degli anni '60, iniziò la carriera di Carlovich, che però ricevette maggior riconoscimento durante il suo successivo periodo al Central Córdoba. Giocò inoltre nel Colón de Santa Fe, con cui nel 1977 disputò le sue uniche tre presenze nella massima serie argentina, nell'Independiente Rivadavia e nel Deportivo Maipú, fino al ritiro nel 1986. Senza gloria sul campo, ma lasciando un'impronta indelebile nel calcio argentino.

Scompare la Società delle Nazioni fondata nel 1919

Fu fondata nell’ambito della Conferenza di Pace di Parigi nel 1919, con lo scopo di accrescere il benessere e la qualità della vita degli uomini e con il principale obiettivo di prevenire le guerre, sia attraverso la gestione diplomatica dei conflitti, sia attraverso il controllo degli armamenti. La Società delle Nazioni, prima organizzazione intergovernativa della storia, ebbe però vita breve: fu infatti estinta il 19 aprile 1946, in seguito al fallimento rappresentato dalla Seconda Guerra Mondiale e alla nascita, l’anno precedente, delle Nazioni Unite. Le conquiste diplomatiche raggiunte da questa organizzazione rappresentarono comunque un deciso passo avanti rispetto al secolo precedente, nonostante essa mancasse di proprie forze armate e perciò spettasse sempre alle grandi potenze economico militari il compito di imporre le risoluzioni politiche e, nel caso, fornire un esercito. Una curiosità: nonostante fossero stati proprio gli sforzi del presidente statunitense Wilson a far nascere la Società delle Nazioni, gli Stati Uniti d’America non vi aderirono mai.

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