La ripartenza del calcio: i giovani del Torino invitati a Ginevra

Tuttosport, il 20 aprile 1946, sviscera i dettagli del torneo riservato alle formazioni Juniores cui il club granata è stato invitato in Svizzera. Nello stesso giorno, a Roma, si tiene il primo congresso nazionale della Democrazia Cristiana
La ripartenza del calcio: i giovani del Torino invitati a Ginevra

Il calcio italiano, all'indomani della Seconda Guerra Mondiale, torna a respirare un'aria internazionale. Anche con i propri settori giovanili, come racconta in prima pagina l'edizione del 20 aprile 1946 di Tuttosport. «La Federazione svizzera ha organizzato a Ginevra un torneo internazionale per squadre Juniores. Vi partecipano numerose unità svizzere, due francesi, una inglese ed una italiana. La compagine italiana sarà quella del Torino, espressamente invitata. Al torneo saranno ammessi i giovani nati dopo il 1° gennaio 1927: il Torino ha dovuto formare la propria squadra selezionando elementi che abitualmente giocano nelle riserve, nelle sue due squadre ragazzi e richiamandone altri ceduti in prestito. Tra gli accompagnatori dei granata, partiti ieri da Torino e che saranno a Ginevra stamane, anche Vittorio Pozzo. Le squadre partecipanti sono state divise in gironi da tre ed il Torino sarà “testa di girone”».

A Roma si tiene il primo congresso nazionale della Democrazia Cristiana

Il 20 aprile 1946, a Roma, si tiene il primo congresso nazionale della Democrazia Cristiana, che si dichiara in quell'occasione a favore della Repubblica. «La nostra partecipazione ad uno tra i blocchi europeo occidentale o mediterraneo costituirebbe una deviazione dai nostri principi, nazionali ed universali ad un tempo, e un errore di impostazione politica», le parole dal palco di Alberto Folchi, futuro responsabile della commissione della DC per la politica estera. A fargli eco Guido Gonella: «Bisogna finirla con l’avere due Stati, uno legale ed uno reale, uno scritto sulla carta e uno diverso e contraddittorio vivente nelle istituzioni. Bisogna finirla con il divorzio tra il formalismo giuridico e la realtà operante delle forze sociali. Lo Stato liberticida ha dato per primo l’esempio dell’inosservanza sistematica dei suoi impegni costituzionali», il suo accorato intervento.

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