Gabetto decide lo scontro al vertice tra Torino ed Inter

Su Tuttosport del 27 maggio 1946 ampio risalto viene dedicato alle fasi finali della Serie A 1945/1946 e, in particolare, allo scontro diretto tra granata e nerazzurri. Nello stesso giorno, gli inglesi catturano Pohl, generale tedesco iscritto al Partito nazista e membro delle SS
Gabetto decide lo scontro al vertice tra Torino ed Inter

Quattro partite e quattro vittorie. Torino e Inter si sono presentate con questo ruolino di marcia allo scontro diretto delle fasi finali della Serie A 1945/1946, gara documentata con dovizia di particolari da Tuttosport sull'edizione del 27 maggio 1946. Una partita decisa, di misura, da una rete di Gabetto, che ha così lanciato i granata in solitaria al comando della classifica. «Spettacolosa, strana e bella partita – il commento del direttore Renato Casalbore –. Il gioco del Torino in una vetrina luminosa, limpido e preciso come un cesello. Una superiorità di stile indiscutibile. Il risultato convincente ma gramo, esposto fino all'ultimo momento a un possibile colpo mancino o a una decisiva azione dell'Inter che, bloccata costantemente sulla difensiva, non perdeva l'occasione buona per lanciarsi all'attacco».

Gli inglesi catturano il generale nazista Pohl

La data del 27 maggio 1946 segna la cattura, da parte degli inglesi, di Oswald Pohl, generale tedesco iscritto al Partito nazista e membro delle SS con il grado di generale di corpo d'armata che ebbe un ruolo dirigente nella soluzione finale della questione ebraica. Dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale, Pohl cercò di fuggire prima in Baviera e poi a Brema, ma fu fermato e condannato a morte il 3 novembre 1947 dopo che al "Processo Pohl" – uno dei processi secondari di Norimberga – era stato riconosciuto colpevole di crimini contro l'umanità e di guerra, di associazione nell'organizzazione criminale dello sterminio di massa e dei genocidi compiuti nei campi di concentramento sotto il controllo diretto delle SS. Nato a Duisburg-Ruhrort il 30 giugno 1892, Pohl venne quindi impiccato a Landsberg il 7 giugno 1951, dopo essersi convertito al cattolicesimo e continuando a proclamarsi un semplice funzionario.

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