I conti in tasca alle partecipanti al Giro d'Italia del 1946

Su Tuttosport del 22 giugno, sfruttando il giorno di riposo della corsa rosa, vengono fatti due conti in tasca alle formazioni in gara. Nello stesso giorno, il governo approva la cosiddetta "amnistia Togliatti"
I conti in tasca alle partecipanti al Giro d'Italia del 1946

Su Tuttosport del 22 giugno, sfruttando il giorno di riposo al Giro d'Italia, vengono fatti due conti in tasca alle formazioni in gara nella corsa rosa. «Ho visto i conti di alcune Case per le spese di albergo di due giorni a Montecatini: si aggirano sulle cinquantamila lire – scrive Carlo Bergoglio, inviato al seguito della manifestazione -. Un direttore sportivo che ha un contratto a forfait con la sua Casa vede paurosamente scemare il sacco dei soldi con cui era partito e sta grattandosi la pera, perché facendo i conti si è accorto di rimetterci cinquemila lire al giorno. Volge gli occhi al cielo e gorgoglia: “Ma come si fa a rifiutare la doppia portata a questi benedetti ragazzi?”. Allora inforca gli occhiali per esaminare dove si può fare economia e si accorge che certe voci già grosse, quelle per esempio dei liquidi, dovranno aumentare ancora. È venuto fuori il caldo e si va verso il Sud: l'acqua minerale sarà bevuta al garganella, tanto più che l'acqua pura difetta».

Viene approvata la cosiddetta "amnistia Togliatti"

Il 22 giugno 1946 è il giorno della cosiddetta “amnistia Togliatti”, provvedimento di condono delle pene proposto alla fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia dallo stesso Ministro di grazia e giustizia ed approvato dal governo. L'amnistia comprendeva i reati comuni e quelli politici, compresi quelli di collaborazionismo con il nemico e reati annessi ivi compreso il concorso in omicidio, pene allora punibili fino ad un massimo di cinque anni, i reati commessi al Sud dopo l'8 settembre 1943 ed i reati commessi al Centro e al Nord dopo l'inizio dell'occupazione militare Alleata, ed aveva efficacia per i reati commessi a tutto il giorno 18 giugno 1946. Lo scopo era la pacificazione nazionale dopo gli anni della guerra civile, ma vi furono polemiche sulla sua estensione, tanto che il successivo 2 luglio lo stesso Togliatti raccomandò interpretazioni restrittive nella concessione del beneficio.

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