Giro d'Italia, quando Leoni in camera leggeva Machiavelli

Il giorno di riposo, a Napoli, ispira su Tuttosport del 25 giugno 1946 alcune riflessioni tra serio e faceto sulla corsa rosa in svolgimento. Nello stesso giorno, l'Assemblea Costituente inizia la stesura della Costituzione
Giro d'Italia, quando Leoni in camera leggeva Machiavelli

Il giorno di riposo, a Napoli, ispira su Tuttosport del 25 giugno 1946 alcune riflessioni tra serio e faceto sul Giro d'Italia in corso. «Caratteristica del Giro attuale è il grande consumo di libri: la cultura dilaga fra i “girini” e la giuria vigila sperando di pescare qualcuno... “colto” in flagrante – diverte e si diverte in prima pagina Carlo Bergoglio –. Ma poi perdonerebbe, perché anch'essa è colta e la cultura dispone sempre gli animi alla tolleranza. Però quel Leoni che legge Machiavelli, l'assertore de “Il fine giustifica i mezzi”... brutta parola, quest'ultima al Giro, perché potrebbe stare a significare che il fine giustifica tutti i mezzi, anche quelli di trasporto».

L'Assemblea Costituente inizia la stesura della Costituzione

Divenuta repubblicana per volontà popolare, l’Italia volta pagina e lo fa iniziando dalla stesura della Costituzione: questo lavoro comincia il 25 giugno 1946, giorno in cui l’Assemblea Costituente – organo a ciò preposto – si riunisce per la prima volta a Montecitorio. L’Assemblea elegge una commissione composta da 75 membri cui viene affidato proprio l’incarico di scrivere la nuova carta costituzionale. Sempre in quell’occasione viene eletto presidente Giuseppe Saragat, con 401 voti su 468 votanti (in seguito dimissionario e sostituito, nel febbraio del 1947, da Umberto Terracini): i lavori, che inizialmente dovevano durare otto mesi prorogabili a dodici, finiranno solo il 31 gennaio 1948, per un totale di 375 sedute pubbliche, delle quali 170 dedicate alla Costituzione e 210 ad altre materie.

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