Un romano in trionfo a Roma: Bertocchi vola al Giro d'Italia

Tuttosport del 26 giugno 1946 incorona il vincitore di giornata della corsa rosa, alla prima edizione del dopoguerra. Nello stesso giorno si tiene il discorso di Saragat, eletto presidente dell'Assemblea Costituente
Un romano in trionfo a Roma: Bertocchi vola al Giro d'Italia

Tuttosport del 26 giugno 1946 incorona Elio Bertocchi, romano capace di imporsi sul traguardo di Roma al Giro d'Italia. Il resoconto della giornata, come sempre, è affidato alla penna dell'inviato Carlo Bergoglio: «Trionfo di un romano a Roma. Elio Bertocchi è romano del popolare rione di San Giovanni, attualmente in festa, ha 26 anni e corre per la squadra di cui è direttore Guerra, la Viscontea. È un bruno dal profilo faunesco, dal sorriso facile, dall'occhio arguto. Eccolo qui, sulla soglia dell'albergo dove l'abbiamo atteso, essendo stato impossibile avvicinarlo all'arrivo. Là, al tumultuoso velodromo Appio, i romani se lo sono strappato di mano, l'hanno fatto a brandelli. Neanche i fotografi sono riusciti forse a fotografarlo. Arrivo terribile: se l'avesse previsto, ci avrebbe pensato due volte».

Il discorso di Saragat, eletto presidente dell'Assemblea Costituente

“Fate che il volto di questa Repubblica sia un volto umano. Ricordatevi che la democrazia non è soltanto un rapporto fra maggioranza e minoranza, non è soltanto un armonico equilibrio di poteri sotto il presidio di quello sovrano della Nazione, ma è soprattutto un problema di rapporti fra uomo e uomo. Dove questi rapporti sono umani, la democrazia esiste; dove sono inumani, essa non è che la maschera di una nuova tirannide”: è uno dei passaggi più significativi del discorso inaugurale di Giuseppe Saragat pronunciato in aula il 26 giugno 1946, all’indomani della sua elezione a presidente dell’Assemblea Costituente. Ai cui membri, chiamati a scrivere la Costituzione, parla in modo molto chiaro: “Nella Repubblica democratica la libertà politica e la giustizia sociale trovano il terreno su cui possono integrarsi in una sintesi armoniosa. Tutta la vostra saggezza di legislatori sarà quindi orientata alla ricerca della formulazione più efficace atta a tradurre in termini concreti queste esigenze fondamentali. Se vi porrete su questo piano, le divergenze ideologiche che possono sussistere tra di voi si concilieranno nell'ambito dei diritti imprescrittibili della persona umana e delle società naturali in cui essa vive”.

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