Bartali e Coppi finalmente in evidenza al Giro d'Italia

L'apertura di Tuttosport del 3 luglio 1946 è dedicata alla tappa di Auronzo della corsa rosa, che ha visto il Campionissimo vincitore sul traguardo. Nello stesso giorno, l'Italia scopre i duri termini dei Trattati di Parigi
Bartali e Coppi finalmente in evidenza al Giro d'Italia

L'apertura di Tuttosport del 3 luglio 1946 è dedicata alla tappa di Auronzo del Giro d'Italia, che ha visto finalmente uno scatenato Bartali e Coppi vincitore sul traguardo. «Tornati al Giro d'Italia sportivo, abbiamo avuto una tappa polverosissima, elettrizzante – scrive l'inviato Carlo Bergoglio –. Bartali ha scatenato la prevista offensiva e, se non ha potuto staccare Coppi, quasi sempre passivo, dalla sua ruota, è riuscito a staccare di 1'34” Ortelli, prendendogli la maglia rosa. Si tratta di 10” di vantaggio, una miseria che solo nel pugilato basta a far considerare l'avversario fuori combattimento. Ma, appunto per questo, il Giro si fa interessantissimo, da interessante che era. E bisogna tener conto che anche Coppi, in brillante ascesa, è avvantaggiato in classifica rispetto ad Ortelli».

Roma scopre i termini dei Trattati di Parigi

I Trattati di Pace che coinvolgono l'Italia nel dopoguerra raccontano del pesante prezzo da pagare per le responsabilità nel conflitto mondiale e le aspre condizioni cui attenersi per ottenere il riconoscimento della comunità internazionale e l’ammissione nell’alveo delle democrazie occidentali. Esemplificativi, in tal senso, i Trattati di Parigi, rivelatori del clima sfavorevole in cui l’Italia si trovò ad agire con De Gasperi. Il fonogramma da Parigi in merito arrivò alla presidenza del Consiglio, a Roma, alla mezzanotte del 3 luglio 1946: gli incontri dei ministri degli Esteri di Stati Uniti, Unione Sovietica, Gran Bretagna e Francia non avevano prodotto buone notizie per l'Italia, costretta ad accettare ogni condizione nonostante le iniziali rimostranze.

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