Giro d'Italia, i segreti della Legnano dietro il trionfo di Bartali

Su Tuttosport del 10 luglio 1946 ampio spazio è riservato alla vittoria della corsa rosa da parte del toscano e della sua squadra. Nello stesso giorno, De Gasperi assume l'incarico di Ministro dell'Interno
Giro d'Italia, i segreti della Legnano dietro il trionfo di Bartali

Su Tuttosport del 10 luglio 1946 ampio spazio è riservato alla vittoria del Giro d'Italia da parte di Gino Bartali. E, dunque, della sua squadra. «La Casa Legnano è la grande specialista dei Giri – le parole di Carlo Bergoglio –. Sono una sua riserva, caccia riservata. Ne ha vinti quindici, dunque quasi tutti. E non ricordo d'aver visto ai Giri un dirigente della Legnano, dal compianto Bozzi a Della Torre. Si dice che quest'ultimo segua una corsa all'anno, per ragioni sentimentali: la Coppa Bernocchi. Le corse ed i Giri sono affidati – ed evidentemente ce n'è d'avanzo – alla competenza ed all'esperienza del direttore sportivo Pavesi e del meccanico Bianchi, due maghi. Sono insieme dal '21 e hanno il merito principale di tante vittorie, ottenute con campioni tanto diversi, persino coi Marchisio ed i Pesenti».

De Gasperi assume l'incarico di Ministro dell'Interno

La notte tra il 12 e il 13 giugno segna un punto di svolta epocale per l'Italia. Nel corso di una riunione fiume, infatti, il Consiglio dei Ministri stabilisce che, a seguito della proclamazione dei risultati del referendum da parte della Corte di Cassazione, le funzioni di Capo provvisorio dello Stato sarebbero dovute essere assunte ope legis dal Presidente del Consiglio. Una decisione che innesca la reazione di Umberto II, che dirama un proclama nel quale denuncia la presunta illegalità commessa dal governo prima di volare da Ciampino alla volta del Portogallo. Non si torna però indietro: Alcide De Gasperi assume il ruolo di presidente del Consiglio e, in data 10 luglio 1946, riveste anche l'incarico di Ministro dell'Interno.

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