Giorno della Memoria, installazione di altre 13 pietre d'inciampo a Firenze

A cura dell'artista tedesco Gunter Demnig, saranno complessivamente 24 le opere nel capoluogo toscano utili a ricordare le vittime della deportazione nazista e fascista. Nardella: "Non vogliamo dimenticare"
Giorno della Memoria, installazione di altre 13 pietre d'inciampo a Firenze© LAPRESSE

FIRENZE - A Firenze si ricordano le vittime della deportazione fascista e nazista attraverso le opere realizzate dall'artista tedesco Gunter Demnig. Si tratta di 13 pietre d'inciampo, ricoperte d'ottone, che servono a ricordare i luoghi dove furono rapite le vittime della deportazione. Complessivamente a Firenze le pietre saranno 24, il progetto in Europa ha toccato quota 72mila: ogni blocco riporta nome, anno di nascita, giorno e luogo della morte di ciascun deportato. La giornata ha visto protagonisti quattro luoghi della città: piazza d'Azeglio 12 (alla memoria di Giuseppe Siebzehner e Amalia Koretz), via Bovio 1 e 7 (per Giorgio Levi delle Trezze, Xenia Haya Poliakov e Lucia Levi), via Marsala 2 (in omaggio a Amelia, Augusto, Lucio e Sergio Gallico e Giulia Pacifici) e piazza delle Cure 7 (per Aldo e Giulio Levi e Adriana Castelli). Alla prima cerimonia in piazza d'Azeglio erano presenti, tra gli altri, anche gli assessori Sara Funaro, Alessandro Martini e il presidente della Comunità ebraica Marco David Liscia.

Nardella e Giachi in coro: "Per non dimenticare"

"Le pietre d'inciampo servono a non dimenticare - ha sottolineato Nardella - a ridare dignità e memoria a tanti fiorentini, ebrei e non solo, vittime delle persecuzioni nazifasciste che con il tempo sono stati dimenticati. Servono anche a costruire cittadini giusti, onesti che non perdano mai di vista i valori alla base della nostra democrazia: libertà, tolleranza e uguaglianza. Valori che ancora oggi qualcuno pensa di calpestare e che noi non possiamo assolutamente lasciare in balia della violenza e dell'odio che ancora continuano a serpeggiare nel nostro continente". "La memoria è fondamentale - ha aggiunto il vicesindaco Cristina Giachi -. Noi facciamo di tutto per onorare il compito di custodire la memoria collettiva delle deportazioni".

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