TORINO - Nel 2019 si registra in Italia un saldo naturale della popolazione pari a -212mila unità, frutto della differenza tra 435mila nascite, il dato più basso mai riscontrato nella storia del Paese, e 647mila decessi. Si tratta del più basso livello di ricambio naturale mai espresso dall’Italia dal 1918. Lo rileva l'Istat. Al 1° gennaio 2020 gli stranieri residenti ammontano a 5 milioni 382mila, in crescita di 123mila unità (+2,3%) rispetto a un anno prima. In complesso gli italiani residenti ammontano a 54 milioni 935mila al 1° gennaio 2020, con una riduzione di circa 240mila unità (-4,3 per mille) sull'anno precedente.
Solo in Trentino-Alto Adige la popolazione cresce
Con la sola eccezione del Trentino-Alto Adige, tutte le regioni sono interessate da un processo di riduzione della popolazione di cittadinanza italiana. La questione colpisce particolarmente regioni demograficamente depresse o a più forte invecchiamento. Come ad esempio la Basilicata (-11,3 per mille), il Molise (-10,4) e la Calabria (-9,1) nel Mezzogiorno, ma anche regioni nel Nord del Paese come la Liguria (-8,7).