Coronavirus, è morto il primo italiano: aveva 78 anni

L'uomo era ricoverato nel Padovano: sale il numero dei contagiati nel Paese
Coronavirus, è morto il primo italiano: aveva 78 anni© Getty Images

TORINO - È morto all'ospedale di Padova uno dei due pazienti positivi al Coronavirus. Aveva 78 anni ed era un muratore in pensione. L'uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato venerdì sera all'ospedale di Schiavonia (Padova), e non nell'ospedale del capoluogo euganeo, come riferito in un primo tempo. "Non c'è stato neppure il tempo per poterlo trasferire" ha detto il governatore Luca Zaia.

Un 38enne è in gravi condizioni

Aumentano i casi di italiani positivi al coronavirus. Ieri, al pronto soccorso dell'ospedale di Codogno (Lodi), si è presentato un 38enne italiano con insufficienza respiratoria. Le condizioni dell'uomo sono gravi. Il 38enne, nelle settimane scorse, sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina. Altri due contagiati sono la moglie incinta, un’insegnante che al momento non stava lavorando, e una terza persona che avrebbe avuto contatti con il 38enne e che si è presentata spontaneamente in un ospedale con sintomi di polmonite. Il collega rientrato dal Cina - il cosiddetto 'paziente zero' - è stato accompagnato al Sacco di Milano, dove si trova in isolamento.

Otto casi nell'ospedale di Codogno

Nel pomeriggio sono stati rilevati altri casi di contagio: tre sarebbero clienti di un bar di Castiglione d'Adda (Lodi) e il figlio del titolare dell'esercizio. Quest'ultimo aveva giocato a calcetto con il 38enne, mentre gli altri tre sono solo clienti del bar e non sarebbero mai entrati in contatto diretto con lui. Il bilancio continua a crescere, secondo quanto riferito dall'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera: ''Rispetto ai tamponi compiuti in queste ore da un lato ci sono evidenze negative, ma dall'altro abbiamo individuato altre 8 positività di cui 5 operatori sanitari, infermieri e medici dell'ospedale di Codogno e tre pazienti".

250 persone in isolamento

"A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo, a oggi circa 250 persone sono in isolamento e a cui faremo il tampone" ha spiegato Giulio Gallera. Tra i 250 messi in isolamento, 149 sono infermieri, medici, familiari e persone entrate in contatto diretto con il 38enne ricoverato a Codogno. Poi ci sono i dipendenti che lavorano nella sua ditta e che hanno avuto contatto diretto con lui. "Stiamo mettendo a fuoco - ha aggiunto Maria Gramegna, della direzione generale Welfare - anche quelli con cui aveva fatto sport nei giorni precedenti".

Invito agli abitanti di Castiglione d'Adda e Codogno

"Abbiamo già ricostruito sia i contatti dei medici, degli infermieri, dei familiari più stretti a cui abbiamo già fatto i tamponi. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio”, ha spiegato l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera a Rainews. "La macchina quindi si è mossa con rapidità". Gallera ha poi aggiunto: "Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e a evitare contatti sociali". Sono una sessantina le persone che sarebbero entrate in contatto con il 38enne ricoverato a Codogno: per loro scatterà la quarantena.

Conte: “No allarmismo sociale e panico"

"Abbiamo adottato in pieno accordo con Speranza e tutti i ministri una linea di massima precauzione. Dovete fidarvi delle indicazioni ufficiali del ministero della Salute, abbiamo le indicazioni del comitato tecnico scientifico. Non è necessario discostarsene, siamo già alla massima precauzione": così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un punto stampa al suo arrivo al consiglio UE a Bruxelles.

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