Messina, 11 arresti per corruzione su appalti

Indagine della Procura condotta dalla Polizia: in manette imprenditori e funzionari pubblici per mazzette
Messina, 11 arresti per corruzione su appalti

MESSINA -  Blitz all'alba per l'operazione denominata "Ottavo Cerchio". La Polizia di Stato di Messina ha fatto scattare le manette per undici persone, ritenute a vario titolo responsabili di corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e fittizia intestazione di beni. Tra gli arrestati, imprenditori e funzionari pubblici messinesi e trapanesi. Quattordici, in totale, gli indagati, undici dei quali raggiunti da misure cautelari. Il caso, coordinato dalla Procura di Messina, guidato da Maurizio de Lucia, è stato condotto dalla Squadra Mobile.

L'inchiesta

L'indagine nasce la notte di Capodanno 2019, quando la saracinesca di un esercizio commerciale, una tabaccheria sita in zona Camaro, viene colpita da alcuni colpi di arma da fuoco. Tale episodio non era altro che un preciso segnale intimidatorio rivolto ai titolari dell'esercizio per un possibile intento estorsivo. Pietro Ferrante, il commerciante, che ha negato di aver subito estorsioni, non ha convinto la Polizia che ha iniziato a intercettarlo. Nei mesi successivi la squadra mobile ha portato alla luce l'esistenza di un sistema di corruzione che coinvolgeva persone operanti sia nel settore pubblico che in quello privato.

Tra gli arresti un autista giudiziario

L’inchiesta che ha svelato un giro di mazzette in alcuni uffici pubblici della città, ha portato agli arresti domiciliari un uomo accusato di rivelazione di segreti d'ufficio. In cambio di favori a una persona a lui vicina avrebbe dato a uno degli indagati informazioni su indagini in corso e sui movimenti di un magistrato. Infatti, l’uomo di nome Angelo Parialò, secondo l'accusa, faceva da intermediario tra l'imprenditore Marcello Tavilla, finito in carcere oggi, e impiegati del Tribunale di Messina incaricati della nomina di amministratori di condominio. Il piano era fare avere l'affidamento degli incarichi a persone vicine a Tavilla e alla sua amante, Cinzia Fiorentino. Un meccanismo che avrebbe poi permesso ai due di beneficiare dell'eventuale assegnazione di lavori di manutenzione degli ascensori nei condomini in favore di una ditta riconducibile alla Fiorentino. L'autista in cambio avrebbe avuto l'assunzione, in una delle imprese di Tavilla, di un familiare della donna con cui aveva una relazione. L'arrestato ha inoltre svelato notizie su indagini in corso e sugli spostamenti di magistrati sottoposti a tutela.

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