Coronavirus, nuovo decreto: "Chiusa la Lombardia"

Estesa la zona rossa da un nuovo provvedimento del Governo: la Serie A non si fermerà continuando a disputarsi a porte chiuse
Coronavirus, nuovo decreto: "Chiusa la Lombardia"© Getty Images

"Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 è vietato entrare e uscire salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria". È quanto si legge nella bozza del Dpcm che sarà firmato nelle prossime ore dal presidente del Consiglio per contrastare il diffondersi del Coronavirus.

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Coronavirus, chiusa la Lombardia e altre 11 province

"Sono sospesi i servizi educativi per l'infanzia di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa". È quanto si legge nella bozza del Dpcm che entrerà in vigore da domani e fino al 3 aprile.

Nessuno stop alle partite di Serie A

Il nuovo decreto non fermerà le partite di Serie A che dunque continueranno a disputarsi a porte chiuse. Resta consentito lo svolgimento di eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse. Quindi tutto rimane, sotto questo punto di vista, nei termini decisi nei giorni scorsi. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale.

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