Coronavirus, il futuro dell'Italia: ecco cosa succederà nei prossimi mesi

Tra fine aprile e inizio maggio, potrebbe esserci una parziale delle attività del Paese. Ma gli esperti non escludono anche una seconda ondata dei contagi
Coronavirus, il futuro dell'Italia: ecco cosa succederà nei prossimi mesi© ANSA

ROMA - Come evolverà l'emergenza Coronavirus in Italia? Quando il Paese potrà iniziare a riprendere le attività? Gli esperti prevedono che bisognerà aspettare ancora qualche settimana affinchè si possa avere un miglioramento della situazione sanitaria, anche se non va esclusa una seconda ondata dei contagi.

L'aumento dei casi positivi potrebbe stabilizzarsi tra fine aprile e inizio maggio, quando potrebbero riprendere alcune attività. Parallelamente, in campo sanitario si potrebbero effettuare test efficaci al fine di contenere maggiormente il virus. Il rappresentante italiano all'Oms e consigliere del ministro della Sanità Walter Riccardi a riguardo ha dichiarato: "Alla fase due stiamo già lavorando. Abbiamo fatto partire una serie di attività, a cominciare dalla call del Ministero dell'Innovazione insieme al Ministero della Salute per recepire le soluzioni tecnologiche che istituti di ricerca e imprese possono fornire. Devono aiutarci in una strategia di testing dei sintomatici precoci, dei guariti clinicamente e del personale sanitario. E quando vengono trovati i positivi vogliamo fare un tracciamento tecnologico, in maniera tale che si possa avere non un contenimento di massa, ma specifico per le persone contagiate e per i loro contatti".

Secondo Riccardi, il momento cruciale affinchè la situazione migliori è rappresentato dal prossimo mese: "Aprile sarà il mese decisivo, solo alla fine di quel mese potremo capire come e cosa riaprire. Si passerà da una forma di contenimento generale, a misure mirate. Isoleremo chi è contagioso con un ampliamento dei test, lasceremo circolare gli altri, pur mantenendo misure di distanziamento".

Arriverà una seconda ondata dei contagi?

La lotta dell'Italia contro il Coronavirus potrebbe però essere più lunga del previsto perchè si teme che, dopo che la forza dell'epidemia si sia attenuata, possa esserci una seconda ondata dei contagi. Innanzitutto perchè gli altri paesi, anche vicini all'Italia, viaggiano su velocità differenti, motivo per cui le autorità dovrebbero fare maggiore attenzione alle frontiere. Inoltre, si ipotizza che il Coronavirus possa avere un andamento simile all'influenza, pertanto in autunno potrebbe esserci un nuovo preoccupante picco. Non solo perchè uno studio dell'Imperial College di Londra afferma che potrebbe trattarsi di una epidemia a ondate, due mesi di tregua e poi di nuovo un ritorno, per almeno un anno e mezzo. Un quadro critico che accelera la scoperta di un vaccino.

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