Coronavirus, in Italia altri 681 morti. Calano i malati in terapia intensiva

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha fornito il report quotidiano: il totale delle vittime sale a 15.362. Sono 3.994 i ricoverati in rianimazione, -74 rispetto a venerdì 3 aprile
Coronavirus, in Italia altri 681 morti. Calano i malati in terapia intensiva© ANSA

ROMA - "88.274 i positivi, con un incremento di 2.886 pazienti. Di questi, 3.994 in terapia intensiva. Oggi, per la prima volta, c'è un dato importante in merito: -74 unità in terapia intensiva. Ciò consente agli ospedali di respirare. 29.010 sono i ricoverati con sintomi, mentre 55.270, il 63% del totale, sono in isolamento con sintomi lievi o senza sintomi. 681 sono i nuovi deceduti, questo valore è in continua e costante diminuzione. Il 26 marzo il massimo con 969 deceduti. 20.996 il totale dei guariti, 1.238 in più di ieri". Lo comunica in conferenza stampa il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

Borrelli: "Ricordiamo l'agente di Conte"

"Ricordo anche io Giorgio Guastamacchia(l'agente della scorta di Conte deceduto per Coronavirus, ndr), l'ho conosciuto nei primi giorni della crisi. Era un grande professionista. Alla sua famiglia va tutto il nostro cordoglio. Mascherine obbligatorie in Lombardia? Io non la uso perché rispetto le distanze. È importante indossarla se non si rispettano le distanze".

Locatelli: “La Sanità del Centro e del Sud ha contenuto l’emergenza”

"Vale la pena sottolineare come nelle Regioni dell'Italia centrale e meridionale c'è stata la possibilità di tutto il sistema sanitario di contenere il numero di soggetti infetti e di coloro che devono fare ricorso alle terapie intensive. Non era scontato - ha dichiarato il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli -.  Questa è un'ulteriore dimostrazione dell'efficacia che le misure, non devono essere minimamente allentate. Per un po' di mesi avremo da convivere con i malati da Covid-19".

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