© ANSATORINO - Dalla Gran Bretagna l'allarme di medici e psicologi, riportato dal Guardian, sui possibili effetti del Coronavirus: molte persone potrebbero soffrire di problemi fisici e mentali per diversi anni dopo l'epidemia di Covid-19. Alcuni di questi problemi sarebbero collegati in modo diretto all'impatto che il virus ha avuto sui contagiati, in particolare quelli sottoposti a interventi di terapia intensiva in ospedale. Inoltre, ci potrebbe essere anche un particolare impatto alla vulnerabilità delle persone colpite dal lockdown e dall'isolamento. Di conseguenza, esiste il pericolo che la nostra società possa diventare più ansiosa e avversa al rischio, affermano gli scienziati che hanno richiesto l'avvio di una serie di programmi di ricerca per comprendere le problematiche e consentire alla società di prepararsi ai problemi fisiologici e psicologici che ci aspettano.
Le parole degli esperti
"Un maggiore isolamento sociale, la solitudine, l'ansia per la salute, lo stress e una recessione economica sono una tempesta perfetta per danneggiare la salute mentale delle persone. Se non facciamo nulla, rischiamo di vedere un aumento delle condizioni di salute mentale come ansia e depressione e un aumento dei comportamenti problematici come la dipendenza da alcol e droghe, il gioco d'azzardo, il cyberbullismo o le conseguenze sociali come i senzatetto e la rottura delle relazioni" sono le parole, riportate dal Guardian, di Rory O’Connor, professore di psicologia all'Università di Glasgow.
"Questo è stato un trauma nazionale come nessun altro. La terribile alluvione che abbiamo avuto all'inizio di quest'anno non è stato nulla in confronto a questa minaccia che ci ha già investito per settimane e che probabilmente durerà ancora a lungo. Trascorrere mesi a guardarti le spalle per tutto il tempo provoca ansia considerevole e duratura per molte persone. Inoltre, se osservi altri disastri naturali, di solito puoi trovare aiuto o conforto dalle persone che ti circondano. Tuttavia, sono le persone intorno a te che sono la minaccia in questo caso. Quindi non c'è consolazione lì" ha spiegato la psicologa Til Wykes, professoressa del King College di Londra.