Coronavirus, quando occorre l'autocertificazione nella "Fase 2"

Resta in vigore l'obbligo di portare con sé il modulo, ma solo per alcuni spostamenti. Ecco quando non è necessario
Coronavirus, quando occorre l'autocertificazione nella "Fase 2"© www.imagephotoagency.it

TORINO - Al via la "Fase 2" e con essa arrivano anche nuove regole da rispettare. Gli spostamenti adesso sono consentiti per quattro motivi (lavoro, visite mediche, assoluta urgenza, visite ai congiunti), ma solo per alcuni di questi adesso sarà necessario essere muniti di autocertificazione. La riapertura di molte aziende e uffici porterà inevitabilmente molte più persone in circolazione, così il Viminale nella sua circolare diramata ieri ha invitato i cittadini a mostrare buon senso, rispettando il "divieto di assembramento", e chi effettua i controlli a "valutare i casi con prudente ed equilibrato apprezzamento".

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L'autocertificazione nella "Fase 2"

Per quanto riguarda il modulo, questo non occorrerà per andare al lavoro: in questi casi sarà infatti sufficiente esibire il tesserino o la tessera dell'azienda per giustificare lo spostamento. Resta invece obbligatoria l'autocertificazione per le visite mediche e pure per le visite ai congiunti. In questi casi, inoltre, dovrà essere indicato il grado di parentela della persona che si andrà a trovare, ma non l'identità, al fine di tutelarne la privacy.

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