TORINO - Per un'Italia che è ripartita, ce n'è un'altra che si appresta a farlo da lunedì 18 maggio, seppur con diverse incognite e con regole stringenti alle quali attenersi. Dopo una prima ipotesi di riapertura il 1° giugno, infatti, da lunedì torneranno a lavoro anche bar, ristoranti, parrucchieri e si potrà tornare a visitare i musei. La riapertura, ovviamente, sarà consentita solo il base all'andamento epidemiologico della propria regione e con l'obbligo di attenersi a tutte le disposizioni. Tra le novità ci sarà l'addio all'autocertificazione in caso di spostamenti all'interno della propria regione, mentre sarà comunque obbligatoria per raggiungere altre regioni dove si potrà andare solo per motivi di lavoro, urgenza, e motivi di salute.
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Si potranno rivedere gli amici
Sarà possibile rivedere gli amici, dopo diverse settimane di lontananza colmate, parzialmente, dalle videoconferenze di gruppo che hanno caratterizzato la fase uno dell'emergenza sanitaria. Anche in questo caso sarà necessario rispettare la distanza sociale ed evitare gli assembramenti. Gli inconti potranno avvenire solo in luoghi all'aperto e non nelle abitazioni. Ovviamente rimane il divieto tassativo di organizzare feste.
Sì alle riapertura di bar e ristoranti
Rialzeranno la saracinesca anche bar e ristoranti che, però, dovranno attenersi a un protocollo ben chiaro. Sarà comunque necessario garantire uno spazio di 4 metri quadrati a cliente e una distanza di due metri tra i tavoli, ma le norme e i protocolli potrebbero cambiare a seconda dell’andamento dell’epidemia. Riaprono anche i centri commerciali, probabilmente ci saranno ingressi contingentati e orari differenziati di apertura e chiusura per evitare assembramenti.
Via libera anche ai parrucchieri
Tornano anche i parrucchieri, ma solo su appuntamento e con un rigido protocollo sanitario. I saloni, per smaltire la coda dei clienti, potranno rimanere aperti anche la domenica e il lunedì. Dovranno essere garantite le distanze di almeno due metri tra i clienti, il lavaggio dei capelli prima di ogni trattamento e l’utilizzo di mantelle monouso. Gli asciugamani potranno essere riutilizzati, ma solo dopo un lavaggio a 60 gradi di 30 minuti e prima di esser lavati dovranno esser chiusi dentro sacchi chiudibili e impermeabili.
Anche i centri estetici potranno riaprire seguendo le stesse norme igieniche dei parrucchieri, ma con ulteriori indicazioni: vietati i trattamenti al vapore, a meno che avvengano in locali fisicamente separati e arieggiati a fine prestazione. Per gli estetisti rimane l’obbligo di utilizzo della mascherina, visiere o schermi facciali. Se vengono effettuati trattamenti con aerosol, l’estetista dovrà indossare una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola. Tutte le postazioni andranno disinfettate dopo ogni cliente. No a sauna, bagno turco e idromassaggio.
Seconde case, musei e dentisti
Si potrà andare nelle seconde case anche per soggiornarci, ma solo all’interno della propria regione di residenza. Si potrà raggiungere quelle fuori regione solo per manutenzione, ma in giornata. Riaprono anche i musei in cui sarà necessaria la prenotazione, ma non si potranno più usare le audioguide se non sono sanificate e gli schermi touch. Via libera anche per dentisti e gli studi di odontoiatria. I medici dovranno indossare mascherine FFP2 e visiere e camici idrorepellenti monouso. Il paziente invece dovrà usare usare occhiali protettivi.
Palestre ancora chiuse
Per gli allenamenti in palestra e nei circoli sportivi sarà ancora necessario aspettare ancora qualche altro giorno. Il via libera potrebbe arrivare infatti il 25 maggio. Secondo quanto riferito dal ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, attualmente sono allo studio linee guida e protocolli.